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Cronaca

Rapina cruenta in banca: manette 'a sorpresa' a due volti noti della mala

Per sfuggire all'occhio delle telecamere, si erano camuffati, ma gli investigatori bolognesi conoscevano fin troppo bene le loro facce e la loro carriera criminale sottole due torri. Sono Mirko Camattari, di 46 anni, e Orlando Agostino Bruno, 41

Per mettere a segno la rapina, uno si era camuffato con una parrucca, l'altro indossava un cappellino, ma gli investigatori della squadra Mobile di Bologna, già conoscevano i loro volti: sono Mirko Camattari, 46 anni, originario di Rovigo, e Orlando Agostino Bruno, 41 anni, crotonese, entrambi bolognesi di adozione.

Finiti in manette a distanza di più di un anno dal “colpo” e tutto potevano aspettarsi salvo che la Polizia, alle prime luci dell’alba di ieri, facesse irruzione nelle loro abitazioni per arrestarli.

Sono ritenuti gli autori di un assalto avvenuto l'11 ottobre 2012 all'agenzia di via Emilia Levante, della Banca Popolare di Milano, una rapina da 2.000 euro, ma piuttosto cruenta: per coprirsi la fuga i banditi avevano minacciato con un coltello e preso in ostaggio una cassiera, che era stata trascinata fino alla bussola di sicurezza e infine liberata.

LUNGA CARRIERA. Le indagini sono partite dai filmati delle telecamere interne della banca: nonostante indossasse una parrucca, i poliziotti hanno riconosciuto subito Camattari, un 'volto noto' con alle spalle un curriculum trentennale di rapine in banche e esercizi commerciali di Bologna. La prima volta fu arrestato nel 1987, poi, più di recente, nel 2010 per una serie di 'colpi' in supermercati. Lo scorso autunno era indagato per un'altra rapina, avvenuta ad agosto 2012 in un supermercato in zona Cirenaica, per la quale era stato poi arrestato nel novembre successivo, finendo ai domiciliari che stava tuttora scontando, nella sua abitazione in zona San Donato. Da lui gli investigatori sono arrivati al complice, nella cui cantina è stata ritrovata una parrucca che si ritiene essere quella utilizzata da Camattari.

I due sono stati raggiunti da provvedimenti di custodia cautelare in carcere per rapina pluriaggravata in concorso, chiesti dal Pm Maria Gabriella Tavano e firmati dal Gip Letizio Magliaro.

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