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Cronaca

Commissariato Santa Viola, il sindacato: "Puzza di fogna, i poliziotti non ne possono più"

Il segretario provinciale del sindacato di polizia, Amedeo Landino, ha segnalato la situazione in una comunicazione indirizzata al questore Gianfranco Bernabei: "Condizione di invivibilità per cittadini e colleghi"

Una puzza di fogna "persistente" e "insopportabile", tanto che bisogna lavorare indossando mascherine e giubbotti perche' le finestre vengono tenute aperte nonostante il freddo. E' la situazione che a detta del Siulp si respira  al commissariato Santa Viola di Bologna. Il segretario provinciale del sindacato di polizia, Amedeo Landino, segnala il tutto in una comunicazione indirizzata al questore Gianfranco Bernabei.

"Siamo costretti a ritornare sul tema già trattato con nota inviata il 17 novembre - riepiloga Landino- quando segnalammo l'insopportabile odore di quegli ambienti, condizione di invivibilità per cittadini e colleghi". Nulla e' cambiato da allora, perche' "la puzza di fogna e' persistente e costringe tutti a tenere spalancate porte e finestre. In sintesi, le poliziotte e i poliziotti che lavorano all'interno dello stabile di via Marchioni non ne possono piu", avverte il portavoce del Siulp.

"Da mesi, un'aria maleodorante avvolge i locali del presidio di polizia della zona Barca - riferisce Landino - coinvolgendo non solo i poliziotti impiegati nei servizi di vigilanza interna, ma anche l'ufficio denunce e l'intera citandinanza che si rivolge a quegli uffici".

Cosi', i poliziotti "passano gran parte del loro tempo a dover giustificare l'imbarazzante situazione", fa notare il sindacalista. Sempre a meta' novembre, "chiedemmo un intervento del medico competente in materia di sicurezza sul lavoro ma nessun riscontro ci e' stato segnalato- lamenta Landino- sempre che sia stato svolto un sopralluogo ma a giudicare dalla mancanza di comunicazioni, ci viene da pensare che nessuna ispezione medica sia stata mai avviata".

Il Siulp, quindi, si chiede "quanto ancora poliziotti e cittadini dovranno aspettare prima di poter vivere dignitosamente questa struttura, continuamente oggetto di lavori e rifacimenti i quali non fanno altro che tamponare le ripetute emergenze". Eppure, sopratutto nelle zone periferiche, "la presenza delle forze dell'ordine, in concomitanza con le festivita'- sottolinea Landino- accende in molti il bisogno di rivolgersi a punti di riferimento credibili, anche al solo fine di ottenere una parola di conforto o la protezione dalla solitudine".

Di conseguenza, "oltre a fare appello alle autorita' competenti tutte, nonche' ai soggetti coinvolti- scrive il segretario- chiediamo un'urgente ricognizione della problematica evidenziata, non fosse solo per mantenere viva quella credibillita' che e' punto centrale della nostra amministrazione". Per il Siulp, "e' paradossale che con il freddo di queste settimane i colleghi siano costretti a tenere aperte le finestre con le ricadute sul benessere del luogo di lavoro", visto che l'alternativa e' "vivere una condizione di insostenibilta' per i cattivi odori emanati dalle fognature limitrofe". Su questa problematica il Siulp invoca "un urgente intervento", conclude Landino.

(Dire) 

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