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Cronaca

Residenti contro i dehors: "Sconcertante bulimia commerciale"

L'appello di oltre 14 realtà del centro storico

All'indomani della pronuncia del tribunale amministrativo dell'Emilia-Romagna sulla richiesta di sospensiva avanzata da due ristoratori di piazza Santo Stefano, i comitati dei residenti sulle barricate contro il proliferare dei dehors.

"Siamo costretti, anche alla luce delle recenti vicende, a ribadire la sostanziale differenza fra uso ed abuso dei beni e degli spazi pubblici. La situazione cittadina, a questo proposito, è sotto gli occhi di tutti e chiunque può verificare, anche i giudici del Tar, quale sia l'oggettivo stato delle cose", è la sfida lanciata da 14 realtà, tra associazioni e comitati.

"Luoghi di inestimabile valore architettonico ed artistico fagocitati e brutalizzati da un indiscriminato uso a fini di somministrazione di cibo e bevande, con l'installazione di attrezzature incongrue con l'ambiente circostante, senza alcun decoro e rispetto della sua bellezza. Tutto ciò fuori da ogni regola e controllo, in un crescendo di sconcertante bulimia commerciale", scrivono i residenti in una nota congiunta.

"Nessuno avrebbe da obbiettare se le installazioni di tavoli, sedie e barriere fossero fatte con equilibrio e sobrietà, senza impedire ai pedoni, abili e disabili, di transitare liberamente e in sicurezza per portici e marciapiedi, senza sottrarre in modo sproporzionato la possibilità ad altri di farne un uso legittimo, senza impedire financo il transito di ambulanze e mezzi di soccorso", contestano.

"Offriamo la nostra disponibilità al confronto con l'amministrazione e le associazioni dei commercianti, ma ribadiamo ancora una volta che è nostra ferma intenzione, per il futuro, contrastare e combattere ogni comportamento che vada a ledere i legittimi diritti di tutti i cittadini, avvalendoci di ogni mezzo che la legge ed il buon senso mette a disposizione della civile convivenza e del reciproco rispetto", avvertono i residenti.

"Siamo infine fiduciosi nella sensibilità dei magistrati nel considerare preminenti gli interessi generali dei cittadini e restano comunque per noi preminenti e condivisibili le priorità assunte dal Comune di Bologna", concludono.

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