rotate-mobile

Costrette a una vita da schiave, tra botte e elemosina in strada | VIDEO

Arrivate in Italia con la promessa di un lavoro, invece ridotte in schiavitù da due connazionali, finiti in arresto

QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE WHATSAPP DI BOLOGNATODAY

Costrette a fare accattonaggio per le strade della città e brutalmente picchiate e minacciate se la quantità di denaro racimolato era ritenuta insufficiente. È quello che per anni hanno vissuto tre donne provenienti dalla Romania, “reclutate” da due connazionali con la promessa di trasferirle in Italia per svolgere il lavoro di domestiche. E invece, dietro la speranza di ottenere un impiego dignitoso, si nascondeva una vita da schiave. Per questo la Polizia di Bologna, nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, ha arrestato i due giovani cittadini rumeni di 20 e 23 anni ritenuti responsabili di tratta di esseri umani e riduzione in schiavitù.

Le indagini

L’indagine della Squadra Mobile di Bologna è partita dopo una denuncia presentata da due giovani sorelle rumene, di 21 e 20 anni, che, ormai esauste, raccontavano di essere state ingaggiate dai due uomini nel 2019 che, per attirarle a Bologna, si erano occupati dell'organizzazione e del pagamento del viaggio. Una volta arrivate in città, però, le due vittime si sono rese conto di essere finite in una trappola: venivano obbligate dai loro connazionali a mendicare per strada, appostandosi soprattutto nelle vie del lusso, come D'Azeglio e Farini, e a consegnare ogni giorno tutto il denaro che riuscivano a procurarsi, circa duemila euro in un mese. Ma se la quantità non li soddisfaceva, i due aguzzini le malmenavano violentemente e minacciavano ripercussioni nei confronti dei loro famigliari residenti in Romania. Le ragazze non potevano rimpatriare e vivevano e dormivano in strada, di fatto totalmente sottomesse ai due indagati. Finché non hanno deciso di fermare una pattuglia della polizia per strada e raccontare tutto.

Le immagini shock dell'aggressione

La stessa sorte toccava a una terza vittima, sempre rumena, emersa durante le indagini: nel filmato delle telecamere di sicurezza all’esterno dell’edificio, risalente al 23 ottobre scorso, vede chiaramente la donna seduta sotto il portico davanti a un supermercato in via Del Borgo di San Pietro, che viene aggredita alle spalle da uno dei due indagati. L’uomo, incappucciato, si avventa su di lei spaccandole una bottiglia di vetro in testa, poi la trascina per terra e la picchia con calci e pugni prima di darsi alla fuga riuscendo a evitare alcuni passanti intervenuti per bloccarlo. Agli agenti la donna ha riferito che in Romania viveva in totale indigenza ed era arrivata in Italia alcuni anni fa con la speranza di ottenere un lavoro. E anche lei era stata invece obbligata all’accattonaggio e a consegnare tutti i proventi della giornata.

I due uomini sono stati individuati e arrestati grazie anche alla testimonianza di una donna italiana che, in alcune occasioni, aveva notato sul volto di una delle vittime i lividi, inequivocabili segni delle botte subite. Catturati dai poliziotti, per i due, già gravati da precedenti penali, è scattata la custodia cautelare in carcere.

Video popolari

Costrette a una vita da schiave, tra botte e elemosina in strada | VIDEO

BolognaToday è in caricamento