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Cronaca

Acer, avviso di garazia al Presidente Rizzo per abuso d'ufficio

Contestati: indizione di un concorso in Acer e proroga del contratto di lavoro all'attuale DG. Rizzo comunica sua uscita di scena. Merola gli offre il suo appoggio: "Piena fiducia"

"Mi è stato notificato dalla Procura della Repubblica di Bologna un avviso di garanzia per il reato di abuso di ufficio e dopo pochi giorni ho comunicato al Sindaco di Bologna, Virginio Merola la mia indisponibilità a candidarmi per un secondo mandato alla guida dell'Acer della Provincia di Bologna". Così Enrico Rizzo, attuale Presidente dell'Acer di Bologna, che si è dichiarato completamente incolpevole rispetto ai fatti che gli vengono contestati: l'indizione di un concorso in Acer per la copertura di un posto di direttore della direzione gestione e patrimonio, posto per il quale è poi risultata vincitrice una dipendente di Acer, Gigliola Schwarz, e la proroga del contratto di lavoro all'attuale direttore generale di Acer, Raffaele Larocca fino al 2017.

L'inchiesta in cui Rizzo ha ricevuto l'avviso era scaturita dal dossier anonimo contro Virginio Merola, allora candidato a sindaco di Bologna, e contro altri dirigenti del Pd a lui vicini, recapitato a fine dicembre 2010 ai segretari dei circoli del partito cittadino, ai giornali e anche alla magistratura. Nel dossier anonimo veniva tirata in ballo l'Acer. L'interesse della Procura era, appunto, su due concorsi da dirigente indetti nel 2009, e in particolare quello vinto da Gigliola Schwarz, moglie di Claudio Mazzanti, esponente Pd ex presidente del quartiere Navile e vicino a Merola. C'era poi stata poi una conferenza stampa del Pdl in cui erano stati sollevati dubbi sulla legittimità della proroga del contratto del direttore generale Acer di Larocca fino al 2007.

"Ho sempre svolto l'incarico che mi è stato affidato con trasparenza, imparzialità e onestà e sono certo di poterlo dimostrare nelle sedi competenti", ha affermato Rizzo, che ha spiegato di non voler creare alcun imbarazzo istituzionale all'interno e all'esterno dell'Azienda per le sue vicende giudiziarie: "Voglio difendermi nella più completa libertà, senza i vincoli legati al ruolo di amministratore pubblico per cui mi è sembrato opportuno comunicare immediatamente al Sindaco la mia decisione di interrompere l'esperienza di Presidente dell'Acer alla scadenza di questo mandato".

Non è tardata ad arrivare la risposta Virginio Merola, che ha inviato una lettera a Rizzo esprimendo completa fiducia e apprezzamento: "Caro Presidente,  la  Sua  decisione  di  non  ricandidarsi  alla  guida dell'Azienda è una scelta che rispetto e apprezzo. Ma è anche una decisione che,  per quanto mi riguarda, riconferma la fiducia nella Sua persona e nel Suo  operato  come  amministratore. La ringrazio sinceramente per il lavoro svolto in questi anni con competenza e professionalità. In   questo   delicato  frangente  voglio  esprimere  piena  fiducia  anche nell'operato della magistratura, certo che tutto si chiarirà per il meglio."

 

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