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Bologna festeggia la Repubblica: le immagini delle celebrazioni a Casteldebole | VIDEO

Autorità politiche, civili, militari e religiose si sono ritrovate ai giardini intitolati alle sorelle Mirabal per celebrare il 2 giugno. Pari opportunità, vittime del Covid-19 e pace al centro degli interventi

Le periferie tornano protagoniste e non solo a parole: le più alte cariche civili, militari, politiche e religiose di Bologna si sono infatti date appuntamento a Casteldebole, più precisamente ai Giardini Mirabal, per celebrare la festa del 2 giugno. Nel 76° anniversario della nascita della Repubblica, una folta rappresentanza di forze dell'ordine, i sindaci di tutti i comuni metropolitani, il sindaco di Bologna Matteo Lepore e il prefetto Attilio Visconti hanno festeggiato quella che, probabilmente, è la ricorrenza più importante nel panorama nazionale. Le forze dell'ordine presenti hanno inizialmente accolto con un picchetto il prefetto Visconti. Poi, accompagnati dalle note dell'inno di Mameli, hanno alzato la bandiera italiana e quella europea. In seguito, Visconti ha letto il saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A concludere la cerimonia gli interventi di Lepore e di Emma Petitti, presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna.

Festa della Repubblica, le parole di Lepore, Petitti e Visconti

Al centro dei discorsi di Petitti, Lepore e Visconti ci sono stati i temi delle pari opportunità - con riferimenti ampi ai femminicidi - un ricordo delle vittime del Covid-19 e sentiti appelli di pace, con un particolare pensiero a ciò che da mesi sta accadendo in Ucraina. Inoltre, è stata ricordata Emma Pezemo, la studentessa dell'Università di Bologna barbaramente uccisa il 1° maggio del 2021 dal suo fidanzato, il 43enne Jacques Honore Ngouenet. "Siamo qui nel nome di tutte e di tutti per riaffermare - ha detto Lepore durante il suo intervento - l'impegno nel contrasto alla violenza contro le donne. Quella violenza che vede gli uomini portare avanti linguaggi di odio e di sopraffazione. Noi vogliamo una società diversa, in cui la violenza viene espulsa, perseguita e curata". Infine, sindaco e prefetto hanno parlato lungamente di Casteldebole, luogo in cui si sono svolte le celebrazioni del 2 giugno: "Il Comune non è solo Palazzo D'Accursio - ha continuato Lepore nel suo discorso citando un altro sindaco di Bologna, Renato Zangheri - ma è nelle fabbriche, nei quartieri, nelle scuole e negli ospedali, dove uomini e donne lavorano, stentano e soffrono. Lì cercheremo e troveremo un'unione tra elettori ed eletti, tra amministratori ed amministrati. Vogliamo costruire dal basso un percorso di decisioni democratiche tale da consetire all'attività comunale di essere lo sbocco più immediato delle esigenze popolari".

Una proposta, quella di spostare la festa tra i caseggiati di Casteldebole, partita dal prefetto Visconti: "L'aver portato la Festa della Repubblica qui, a Casteldebole, è davvero una cosa molto bella. Io ho avuto il piacere di proporlo e soprattutto di avere, da parte del sindaco, ricevuto un caloroso 'sì' come risposta. Per me ha significato davvero tanto: questo significa che le istituzioni sono coese e compatte, e questo è il messaggio più bello che oggi porto con me".

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