Fotografie come #Anticorpi: ecco il progetto collettivo che racconta un anno di pandemia
Si tratta di scatti presi dall'Atlante realizzato dai fotografi di Arcipelago-19. Le foto sono esposte nelle strade di 14 città italiane, a Bologna in via Marchesana
A Treviso Bresciano c'è una giovane mamma che tiene in braccio il figlio nel reparto prenatale del Policlinico Sant'Orsola di Bologna. A Firenze un lavoratore dello spettacolo di Napoli, seduto in un teatro vuoto, dove ancora è vietato sedersi. A Bologna, in via Marchesana, ci sono alcuni immigrati e senzatetto di Roma e Bitonto.
Da nord a sud le fotografie di #Anticorpi – l'ultimo progetto del collettivo di fotografe e fotografi Arcipelago19 – uniscono con lo sguardo 14 città, in una mappa ideale dove le isole dell'Arcipelago sono finalmente connesse.
Si tratta di scatti presi dall'Atlante della pandemia, realizzato da Arcipelago-19, che dopo un anno esce dal digitale e irrompe nelle strade affinché la fotografia diventi mediatrice di nuovi rapporti fra le persone e i luoghi.
"Esiste una dimensione che riguarda i nostri corpi nello spazio aperto. Riprendere in mano la quotidianità – spiegano – significa riprendere possesso di ciò che per molti mesi è stato precluso da un virus capace di condannare lo spazio pubblico a spazio del contagio e della malattia".
"Contemporaneamente in quattordici città italiane sono state affisse in grande formato le fotografie tratte dal nostro Atlante della pandemia. Le immagini sono esposte in piazze, strade, bacheche, luoghi pubblici di Milano, Trento, Brescia, Bagolino e Treviso Bresciano in Val Sabbia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Manziana, Ostia, Napoli, Sannicandro di Bari, Palermo".
"Le immagini, raccolte nell’anno del Covid, sono lo strumento con cui coinvolgere la cittadinanza attraverso l’esperienza dello sguardo partecipato, e il carattere di queste foto è effimero ma simbolico. Vogliamo che siano sottoposte agli agenti esterni della strada – continuano – e di ciò che questa rappresenta, alle condizioni meteo, agli edifici architettonici e alla vita, che lentamente cerca di tornare ad una nuova normalità. Il nostro intervento è frutto di un impegno comune, finalizzato a un racconto collettivo, una serie di nuove finestre sugli sguardi e sulle esperienze di ciascuno".
"Ri-significare lo spazio urbano attraverso le immagini di altri luoghi, uno scambio che apre alla conoscenza e alla curiosità. Un'evasione necessaria in un momento di chiusure, per stimolare e aiutare a resistere".
A Bologna l'installazione è stata pensata insieme a CHEAP, in via Marchesana, quasi all'angolo con la Galleria Cavour, dove sono state affisse le due fotografie di Alessandro Serranò e Savino Carbone scattate rispettivamente a Roma e a Bitonto, a marzo 2020.
In ogni città, ogni fotografia porta al centro una riflessione: qui si è scelto di parlare di Sindemia: "L’insieme di problemi di salute, ambientali, sociali ed economici prodotti dall’interazione sinergica di due o più malattie trasmissibili e non trasmissibili, caratterizzata da pesanti ripercussioni, in particolare sulle fasce di popolazione svantaggiata".
La lista dei fotografi e delle fotografie
Arcipelago-19 è un progetto collettivo che nasce da un'idea di alcuni fotografi professionisti, tra cui alcuni bolognesi: Max Cavallari, Michele Lapini, Valerio Muscella, Francesco Pistilli e Giulia Ticozzi. È un progetto collettivo sul momento storico che sta vivendo l'Italia, un arcipelago di storie, dove le città e i paesi sono le piccole e grandi isole divise dalla quarantena.
Genova - fotografie di Elisabetta Zavoli - a cura di Astrid Fornetti e Marco Balostro
Milano - fotografia di Astrid Fornetti / Freaklance - a cura di Giulia Ticozzi e Luca Rotondo
Brescia - fotografia di Elena Pagnoni - a cura di Nicola Zambelli
Bagolino (BS) - fotografia di Christian Mantuano - a cura di Simone Cargnoni
Treviso Bresciano (BS) - fotografia di Max Cavallari - a cura di Simone Cargnoni
Trento - fotografia di Ilaria Di Biagio - a cura di Simone Cargnoni
Bologna - fotografie di Alessandro Serranò e di Savino Carbone - a cura di Michele Lapini e Max Cavallari
Firenze- Fotografia di Alessandro Cinque - a cura di Ilaria Di Biagio e Giancarlo Barzagli
Manziana (RM) - fotografia di Giorgio Salimeni / Cesura - a cura di Sara Nicomedi
Roma - fotografia di Simone Cargnoni a cura di Valerio Muscella e Federico Perruolo
Ostia - fotografia di Gaia Degli Esposti - a cura di Cristina Vatielli
Napoli - fotografia di Fabio Itri / Ulixes Picture - a cura di Francesco Pistilli
Sannicandro (BA) fotografia di Marco Balostro / Freaklance - a cura di Piero Perocco
Palermo - fotografia di Figure - a cura di Valentino Bellini.