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Addio a Giovanni Bersani: domani i funerali nella Cattedrale di San Pietro

Esequie in mattinata. Bologna saluta l'ex presidente del Cefa, che sfiorò il Nobel per la Pace: "Una delle più belle figure del cattolicesimo sociale e politico italiano"

Si svolgeranno domani sabato 27 dicembre, i funerali di Giovanni Bersani, ex presidente del Cefa, cooperatore e parlamentare democristiano, scomparso l'altro giorno all'età di 100 anni. Le esequie si terranno a Bologna, alle ore 10,30, nella Cattedrale di San Pietro, come annuncia noto l'Istituto Regionale di Studi sociali e politici “A. De Gasperi” ricordando Bersani come "una delle più belle figure del cattolicesimo sociale e politico italiano".

Numerosi nei giorni scorsi i messaggi di cordoglio per l'uomo che sfiorò il Premio Nobel per la Pace. Nato il 22 luglio del 1914, con esperienze nella gioventù cattolica, sino al Parlamento europeo, per un quarto di secolo, passando attraverso la Resistenza e le lotte cooperative dell'Emilia bianca, Bersani ha dimostrato- spiega l'ex sindaco di San Lazzaro Marco Macciantelli, che ne ha ricostruito la biografia- che vi è stato "un contributo piu' ricco, piu' ampio e plurale, nell'edificazione della ''civitas'' bolognese dell'ultimo secolo" rispetto a quello comunemente inteso di "una sola parte politica". Un "secolo breve", secondo la celebre definizione di Eric Hobsbawn, che Bersani ha attraversato passando dall'impegno politico alla cooperazione internazionale".
Avvocato, Bersani è stato amico di Madre Teresa di Calcutta e di Helmut Kohl. Fu in corsa per il conferimento del premio Nobel per la pace nel 2010. Deputato della Dc sin dal primo dopoguerra per sei legislature e senatore per una, sottosegretario al Ministero del Lavoro con De Gasperi, a Bersani nel 1980 il Consiglio africano dei capi di Stato conferì il Premio Africa. Nel 2004 fu insignito dell'Archiginnasio d'oro, la massima onorificenza di Bologna.

La fama internazionale di Giovanni Bersani è  dovuta senz'altro al Cefa, ong di volontariato internazionale, fondata nel 1972. "Un costruttore lungimirante e operoso", lo definisce Macciantelli, che ne ricostruisce l'esperienza della Resistenza, nelle colline tra la valli del Savena e dello Zena, sino al legame con Giuseppe Fanin, ucciso il 4 novembre del 1948 nei pressi di San Giovanni in Persiceto. Da cooperatore Cefa si occupò di acquedotti, intuendo la strategicità della risorsa acqua per combattere la povertà. Ma nel 2003, a seguito del Premio Qualità conferitogli da Granarolo, cooperativa sia rossa sia bianca, e da Bersani interamente devoluto, s'è sviluppato il progetto relativo alla costruzione di una centrale del latte a Njombe, in Tanzania, che ha fornito latte a 25.000 bambini. Da cooperatore internazionale Bersani aveva le idee chiare sul segno identitario di Bologna: "E' stata la prima città del mondo che ha abolito la schiavitù, ben sei secoli prima della guerra civile americana", disse il primo marzo scorso. Una vita intensa premiata dall'Università di Bologna, altra istituzione secolare della città, con il Sigillum Magnum, massima onorificenza dell'Alma Mater, nel 2012.

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