rotate-mobile
Cronaca Centro Storico / Viale Antonio Aldini

Sgombero Villa Adelante, divieto di dimora al leader Tpo: 'Un magistrato ingastrito mi cambia il panorama'

Divieto di dimora per Gianmarco De Pieri, attivista del centro sociale Tpo che ha dovuto lasciare la città ieri sera. Il deputato Paglia, Sel: "A Bologna la parola legalità sta diventando un insulto al buon senso". Convocato presidio in Piazza S. Francesco

Divieto di dimora a Bologna per Gianmarco De Pieri, attivista del centro sociale Tpo. La misura cautelare, chiesta dal pm Antonello Gustapane e accolta dal gip Letizio Magliaro, gli è stata notificata ieri.

I fatti contestati a De Pieri riguardano gli incidenti del 18 giugno scorso seguiti allo sgombero di Villa Adelante, la palazzina di viale Aldini occupata nell'ambito della campagna #Ioccupo, a cui il Tpo partecipa insieme al centro sociale La'bas e al sindacato Adl Cobas. 

Ieri De Pieri ha così commentato su Facebook: "E così, un paio di firme, due paginette di potere mal scritte con abuso di copia&incolla, un magistrato ingastrito, e mi cambia il panorama. Ma questa cosa non va a finire con #addioLuganoBella‬. Qua può cominciare una storia nuova, di movimento e di gioia, di conflitto e passione per i diritti e la dignità: indigniamoci, agitiamoci, organizziamoci. Non è stato possibile rimanere in poltrona quando gente senza casa viene picchiata per lasciare case senza gente, così come non è possibile, per tutti e tutte noi, accettare la povertà, la distruzione dell'ambiente, della scuola, della città senza ribellarci e metterci in cammino. Ruga essere in esilio, sia chiaro. Ma molti in giro per il mondo rischiano la pelle solo perché alzano la testa, altri muoiono senza aver mai avuto la possibilità di alzarla. I post in bacheca e su twitter, gli innumerevoli msg non sono per gmdp ma per tutti noi, innanzitutto per chi li scrive. Ho sempre pensato che il circuito lotta/ repressione/lotta allarepressione sia vizioso, ma lieto di essere smentito. Magari faremo un uso politico, pubblico, moltitudinario di questo dispositivo medioevale che colpisce il diritto al dissenso e la cittadinanza attiva, e già domani in piazza San Francesco è un'opportunità, per chi può. La vita è un campo di possibilità dove, a volte, il banco perde. Dipende da noi. Avanti!  Ps: domani al Dallara ci saremo tutti, meno uno. Cantate per il Bologna anche per me. Torno presto, ma noi non abbiamo mai lasciato Bologna".

Oltre ai messaggi dei tanti attivisti bolognesi, a del deputato Sel Giovanni Paglia: "Quel giorno avrei voluto e dovuto esserci anch'io e solo gli impegni parlamentari me l'hanno impedito. Che Gianmarco non possa risiedere a Bologna è un'assurdità sotto ogni punto di vista, che solo una sopravvivenza del codice fascista può motivare. A Bologna la parola legalità sta diventando un insulto al buon senso". 

Il divieto di dimora a De Pieri "E una ferita inferta alla parola giustizia! - ha scitto la consigliera Sel Cathy la Torre - vietare a Gianmarco di vivere a bologna è come vietare di manifestare il dissenso... E per Bologna é una cosa molto molto incomprensibile!"

Gli attivisti hanno convocato una conferenza stampa per oggi alle 12, presso il Tpo di via Casarini, e un presidio in Piazza Francesco dalle 20. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sgombero Villa Adelante, divieto di dimora al leader Tpo: 'Un magistrato ingastrito mi cambia il panorama'

BolognaToday è in caricamento