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Cronaca Zona Universitaria / Viale Carlo Berti Pichat

Rifiuti tossici, blitz di protesta nel complesso Hera: 'No a un'altra Ilva'

Il neonato "Comitato per la Salute" è riuscito a entrare con cartelli e volantini dentro il complesso in via Pichat, nonostante lo stop di dirigenti e vigilanza

Continua la protesta e l'indignazione dopo il servizio della trasmissione di Rai 3 Report sulle presunte scorie tossiche sotto la multiutility in via Pichat. Questa mattina cittadini e studenti, riuniti sotto il neonato "Comitato per la Salute" sono entrati dentro il complesso HERA. Con cartelli colorati e volantini, hanno trovato lo stop di dirigenti e vigilanza "ma il cancello era aperto e siamo riusciti a entrare. Il nostro intento era distribuire un volantino ai dipendenti per solidarizzare con loro e invitarli all'assemblea pubblica che si terrà sabato alle 16 in Piazza del Nettuno", riferiscono "dirigenti e vigilanza, visibilmente infastiditi, hanno richiesto l'intervento della polizia e soprattutto non ci hanno permesso di comunicare con i lavoratori. C'è forse qualcosa da nascondere? Le tossine nel sottosuolo di Berti Pichat sono una minaccia non solo per i lavoratori, gli studenti e gli abitanti del quartiere, ma per tutta Bologna, visto che una falda acquifera potrebbe essere già stata contaminata. La salute di noi tutti è dunque in pericolo, ma nessuno sembra preoccuparsene. Anzi, sembra che ancora una volta la verità debba restare nascosta.Indignarsi non basta, dobbiamo agire".hera comitato salute2-2
Il Comitato per la Salute ha organizzato un'assemblea per sabato 29 novembre in Piazza nettuno a partire dalle ore 16 e una "iniziativa di lotta" per lunedì.

Parole dure sul volantino diffuso questa mattina, anticipato sulla pagina Facebook del Comitato: "Il sottosuolo degli uffici Hera di Viale Berti Pichat nasconde da anni 1.500 tonnellate di cianuri e altre sostanze nocive: la nostra salute è in pericolo, sia per la diffusione aerea delle tossine sia per rischio di inquinamento delle falde acquifere."
"Indignarsi non basta, dobbiamo agire: è in pericolo la salute dei dipendenti di Hera, di studenti, professori e lavoratori Unibo del complesso Berti Pichat e del campus di Filippo Re (dove c'è anche dell'amianto), degli abitanti del quartiere e di tutti i cittadini" si legge ancora nel depliant, che chiosa: "Non vogliamo un caso Eternit o un'Ilva a Bologna!"

Gli studenti fanno irruzione nella sede Hera

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