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Cronaca

Budrio, la vedova Fabbri chiede 800mila euro allo Stato

Si tratta della mancata esecuzione di due provvedimenti di espulsione datati 2010 e 2011

Maria Sirica, la vedova di Davide Fabbri, ucciso da Norbert Feher, Igor il russo, nel 2017, chiede un risarcimento allo Stato di 800mila euro per il danno subito a causa della mancata espulsione del killer, come riporta il Resto del Carlino.

Si tratta della mancata esecuzione di due provvedimenti di espulsione datati 2010 e 2011, secondo il legale della vedova Fabbri, connesse poi conseguenzialmente agli omicidi commessi.

Gli omicidi

L'1 aprile 2017 Norbert Feher, Igor il russo, spara a Davide Fabbri nel bar di Riccardina di Budrio. L'8 incontra il volontario di Legambiente Valerio Verri e l’agente Marco Ravaglia: il primo lo uccide, il secondo si salva per miracolo. Ma Igor riesce ancora a scappare e nemmeno 900 uomini, dei migliori reparti dello Stato, riescono ad arrestarlo. Nemmeno quando il mirino di una pistola se lo trova a tiro. Ben 251 giorni dopo riappare in Spagna, nel sud dell’Aragona. Farà altri tre morti prima della cattura il 15 dicembre 2017. Fioccano le condanne, per i giudici è sano di mente. In carcere in Spagna picchia alcuni agenti.

Un anno fa la Prima sezione penale della Cassazione ha confermato l'ergastolo per "Igor il russo". Condanna relativa agli omicidi di Fabbri e di Verri e il tentato omicidio dell'agente provinciale Marco Ravaglia. In Spagna è stato condannato dal tribunale provinciale di Teruel alla massima pena - un ergastolo che potrà essere sospeso a determinate condizioni, nel suo caso, dopo 30 anni - per uno dei tre omicidi di cui è considerato colpevole, avvenuti nel 2017 in Aragona. Per gli altri due assassinii la pena decisa dal giudice è di 25 anni ciascuno. 

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