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Cronaca

Niente esame per studente ai domiciliari, Giovannini: 'Parere favorevole della Procura'

Il GIP ha però valutato diversamente la posizione di Loris Narda, l'attivista Hobo ai domiciliari, che ieri avrebbe dovuto sostenere l'esame alla Facoltà di Lettere. Libertà di dimora: 'Agire vendicativo'

Ieri mattina avrebbe dovuto sostenere l'esame di Abilità informatiche, regolarmente prenotato: "Questa volta però la Procura a guida Giovannini è riuscita a fare peggio dei precedenti esami il cui permesso era stato negato dal giudice Dott.ssa Materia. Questa volta infatti nulla è stato comunicato impedendogli di fatto di recarsi a sostenere l'esame "perché privo di un permesso e allo stesso tempo alla Scuola di Lettere di avviare l'iter per far sostenere l'esame in altro modo, eventualmente a casa, nel rispetto di un diritto fondamentale, quale è il diritto allo studio".

Lo scrive "Libertà di Dimora" e lo studente in questione è Loris Narda, attivista del collettivo Hobo, sottoposto dapprima a divieto di dimora in città, poi agli arresti domiciliari perchè a ottobre scorso quel divieto aveva violato. E' inoltre rinviato a giudizio, insieme ad altri 19 attivisti, per resistenza durante l'esecuzione del sequestro preventivo dell'immobile di via Filippo Re il 7 ottobre 2014, occupato dal collettivo (e rioccupato qualche giorno fa). 

"La Procura aveva espresso parere favorevole, ma il GIP ha valutato la richiesta in maniera diversa" ha dichiarato il Procuratore aggiunto Valter Giovannini, aggiungendo che il giudice ha agito "legittimamente". 

Secondo gli attivisti "la Scuola di Lettere, cui Loris appartiene, può infatti avviare l'iter per uno svolgimento alternativo dell'esame solo in presenza di un diniego scritto, necessario a giustificare un esame a domicilio" ritenendolo un "agire vendicativo", mentre Giovannini precisa che "nessuna autorità giudiziaria doveva avvisare la facoltà di appartenenenza di Narda". 

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