Esonda Reno, carabinieri travolti dalla piena: "Prima il soccorso, sempre"
Elio Norino, comandante della compagnia di Borgo Panigale, spiega i momenti del soccorso nelle campagne bolognesi, prima dell'arrivo dell'ondata di piena che ha travolto i Carabinieri. In agosto rimase ferito dopo la esplosione della cisterna
"In quei momenti, non pensi ai rischi che corri tu, ma pensi a quello che sta succedendo e a trovare una soluzione. Pensi a come risolvere un problema. Tornero' subito al lavoro". A parlare è il maggiore Elio Norino, comandante dei Carabinieri della Compagnia DI Borgo Panigale, che, intervistato dall'Ansa, ripercorre le ore di emergenza a Castel Maggiore.
Norino è stato tra i Carabinieri soccorsi dai Vigili del fuoco, i militari intrappolati attorno a un trattore in panne, dopo aver portato in salvo alcuni residenti della golena invasa dalle acque del fiume.
Il Maggiore era già stato protagonista di un incidente nell'agosto scorso, quando poco prima dell'esplosione della autocisterna in A14, era in campo per allontanare gli automobilisti prima dell'esplosione, per poi rinanere ferito nello scoppio.
"Siamo stati circa due ore con le gambe nell'acqua gelida e torbida -racconta Norino dall'ospedale Maggiore, dove è stato ricoverato "Con altri carabinieri, abbiamo portato in salvo i residenti, anche una coppia di anziani che erano scivolati in ginocchio spinti dalla potenza dell'acqua. La corrente fortissima - aggiunge - ci ha sorpreso: con un trattore, in quattro carabinieri abbiamo cercato di portare in salvo alcune persone, ma la forza della piena ha spinto il mezzo in un fosso, a lato della strada. I Vigili del fuoco hanno recuperato tutti".