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Cronaca Zola Predosa

I primi 100 anni di nonna Ada: "Il mio segreto? Svegliarsi puntuali e mangiare poco"

Da operaia alla Ducati a commerciante, una vita tra Bologna e Zola Predosa: l'altro giorno ha spento le sue prime cento candeline

Da qualche giorno il comune bolognese di Monte San Pietro ha una centenaria in più. Sono stati festeggiati lo scorso 17 maggio infatti i primi cento di Ada Degli Esposti, per amici e parenti sempre "la nonna Ada". La festa e la torta insieme con gli altri ospiti hanno avuto luogo nella struttura dove la signora è da qualche tempo ospitata, all'interno del comune sulle prime colline di Bologna.

Il segreto della longevità 

Ada, nonostante l'età, è ancora ben lucida e alla domanda su che cosa l'abbia fatta arrivare a questa onorevole età ha risposto così: "Non lo so di preciso quale sia, 'sto segreto. Io so che ogni mattina mi sono sempre svegliata precisa: a un'ora precisa mi sveglio e a un'altra ora vado a letto. Questo e anche il mangiare poco. Poco, insomma, quel che basta per stare felici e tirare avanti, ecco". Amici e parenti hanno fatto recapitare i messaggi di auguri e congratulazioni alla nonnina, che nella sua vita da classe di ferro ne ha viste di ogni tipo, dalla Guerra alla caduta del Muro.

Un'infanzia finita prestissimo 

Nata e cresciuta tra Zola Predosa e Monte San Pietro, l'infanzia di Ada è finita prestissimo. Figlia di postino, non appena finite le scuole elementari -un lusso per l'epoca- Ada ha iniziato a lavorare, da poco adolescente, alla Ducati, alla allora fiorente produzione dei condensatori per apparecchi elettrici, facendo tutti i giorni il tragitto in bicicletta tra Zola e Borgo Panigale. Poi poco prima dello scoppio della Seconda guerra il matrimonio con il marito Giovanni, marito che non rivedrà prima di sei anni dalla partenza, nel '46.

Il dopoguerra e gli anni del boom portano il figlio Gabriele e una impresa di famiglia, una macelleria in zona Massarenti dalla quale si ritirano a metà degli anni Settanta, per trasferirsi definitivamente in un piccolo appezzamento nel comune di Monte San Pietro. Nonna Ada è sempre rimasta fiera della propria indipendenza, alla quale ha riservato particolare attenzione fino a quando ha potuto. "Mi manca molto casa mia, si stava di un bene e di una tranquillità mai vista -sospira sconsolata Ada- ma a una certa età al proprio corpo non si può chiedere troppo".

Dalla guerra al Covid

Passata l'emergenza del Covid, che Ada ha superato anche nelle sue fasi più acute, il mese prossimo insieme ad altri centenari della struttura si festeggerà in maniera appropriata, forse anche con la partecipazione della sindaca. Nel frattempo, l'abbraccio di amici e parenti, dal figlio Gabriele, dalla nuora Valentina e sua sorella Giulia, ai nipoti Sirio, Marcello e Olga, per l'augurio e il buon auspicio per i prossimi cento anni.

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