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Cronaca

E' morto Luigi Mariucci, ex assessore e consigliere regionale

E' stato giuslavorista, docente universitario ed ex assessore e consigliere regionale. La toccante testimonianza del figlio Lorenzo: "Hai avuto una vita ricca e intensa, fatta di passioni, in primo luogo per la politica che hai condiviso con tanti amici e poi per il diritto del lavoro"

E' morto Luigi Mariucci, giuslavorista, professore universitario ed ex assessore e consigliere regionale. Mariucci, che aveva aderito al Pd ed era attivo nella vita di partito a Bologna, ha insegnato alle Università di Venezia, Ancona e Bologna e ha pubblicato numerosi libri in tema di diritto del lavoro, relazioni sindacali e relazioni industriali. Negli anni '90 ha coordinato l'area affari istituzionali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. 

"Grande tristezza e profondo dispiacere per la morte di Luigi Mariucci. Una bruttissima notizia per tutti coloro, e sono molti, che gli hanno voluto bene e condiviso tanto con lui. E una brutta notizia per Bologna che perde un uomo che si è impegnato nelle istituzioni con passione e un giuslavorista di grande valore". Così il sindaco Virginio Merola. 

"Piango Luigi Mariucci. Un amico fraterno e il compagno di un bellissimo viaggio". Ha scritto Pier Luigi Bersani. 

"Ci lascia un padre della Regione, un grande innovatore". Cosi' il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Mariucci ha ridisegnato, attraverso una serie di leggi e provvedimenti, la Regione moderna, adeguando l'ordinamento del sistema amministrativo dell'Emilia-Romagna, la sua organizzazione e creando gli strumenti innovativi per realizzare l'integrazione tra tutti i livelli istituzionali del governo locale. E l'ha fatto- sottolinea il presidente- con estrema competenza, passione e grande lungimiranza".

"Apprendo con grande tristezza che e' venuto a mancare il professor Luigi Mariucci", annuncia su Facebook il segretario bolognese del Pd Luigi Tosiani. "Una vita dedicata con passione e dedizione allo studio, al diritto del lavoro, alle istituzioni, alla politica e al nostro territorio", scrive Tosiani, che rivolge "sentite condoglianze, anche a nome di tutti i democratici bolognesi, ai familiari, agli amici e ai tanti che lo conoscevano ed apprezzavano".

"Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo sa con quanta passione, dedizione nelle battaglie politiche, ha affrontato il tema dei Diritti in ambito lavorativo sottolineando la fondamentale necessità di una ricostruzione di rapporti con i ceti popolari. Le mie più sentite condoglianze alla famiglia. Ci mancherai", scrive la Presidente dell'Assemblea Legislativa, Emma Petitti. 

La notizia mi ha raggiunto proprio nell'aula dell’Assemblea legislativa - scrive Davide Baruffi, sottosegretario alla Presidenza della Giunta - nei banchi della Giunta, dove Luigi ha seduto per anni onorando l'istituzione con la propria passione politica e la propria competenza di giurista e giuslavorista. Il mio cordoglio alla famiglia, agli amici e a quanti gli hanno voluto bene". 

Il toccante addio del figlio Lorenzo

"Babbo, ti devo ricordare anche qui per tutte le persone che ti hanno conosciuto, per quelle che ti hanno amato e che hanno partecipato con dolore e speranza a questi giorni per noi interminabili - ha scritto il figlio Lorenzo su Facebook - Hai avuto un rapporto complesso con la vita, a cui hai sempre cercato di dare senso e motivazioni: 'non bisogna sopravvivere' mi ripetevi spesso. Alla vita però ti sei sempre attaccato, nei momenti difficili come in quest’ultimo in cui non hai mai smesso di lottare con grande forza e con la tua tempra. Una volta mi hai detto che speravi che la vita non fosse con te da ultimo beffarda al punto da toglierti la lucidità mentale; questa beffa però non l’hai avuta, sei rimasto lucido sino alla fine e hai avuto una morte dolce.

Babbo mio, non devi essere ricordato solo per la forza che hai mostrato in più occasioni nella malattia perché, come dicevi tu, 'è dalla vita e per la vita che si misurano gli uomini' e per questo vanno ricordati. Hai avuto una vita ricca e intensa, fatta di passioni, in primo luogo per la politica che hai condiviso con tanti amici e poi per il diritto del lavoro, unito alla prima da un unico filo conduttore. Hai sempre inteso la politica come passione ed impegno collettivo che trovava la propria ragion d’essere in un sistema di valori e di giustizia in cui credere e non l’hai mai intesa in senso opportunistico o come strumento di potere. Credo che in tanti ti ricorderanno per la tua viva intelligenza, la tua capacità di affrontare gli argomenti in maniera coinvolgente, brillante ma al tempo stesso precisa e tecnica, per la simpatia e l’ironia sagace che hai conservato sino all’ultimo momento. Alla mamma recentemente avevi detto che la cosa più triste nel morire da molto anziani è il fatto di non lasciare agli altri nemmeno il rimpianto. Non è certo questo il tuo caso, te ne sei andato in anticipo, lasciando in tutti quelli che ti amavano il rimpianto per non averti ancora con loro. In molti, credo, sentiranno la tua mancanza nonostante il “caratterino” che avevi. A tutti voi che avete scritto messaggi e chiamato il babbo in questo periodo cercherò di rispondere, come mi ave va chiesto di fare in uno dei suoi ultimi messaggi, perché, come diceva sempre “il mestiere più difficile dei figli è seppellire i padri” e a questo compito non possiamo sottrarci. Scriveremo nella foto ricordo la frase che volevi: 'presto saprò chi sono'. Quanto a noi 'del tuo ricordo cercheremo di riempire il vuoto del nostro cuore', proprio come tu hai detto salutando per l’ultima volta nonno Ado"

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