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Omicidio via Primodì. Dall'autopsia: sferrate 5/6 coltellate. Augusta è morta dissanguata

Il compagno e carnefice della donna, che ora è in ospedale dopo aver tentato il suicidio, ieri si è aggravato ed è finito in rianimazione. Nel frattempo il Gip convalida arresto per lui

E' morta dissanguata Augusta Alvelo, la domenicana di 50 anni, uccisa a coltellate sabato pomeriggio nel suo appartamento di via Primodì, a Bologna, da Loris Castelli, il camionista 45enne (ha compiuto i 45 il giorno dopo l'assassinio) di Castel Guelfo con cui da quattro anni aveva una relazione.

L'uomo dopo l'omicidio ha tentato il suicidio. L'autopsia ha stabilito che la donna è stata colpita da 5-6 coltellate che hanno avuto un effetto ancora più devastante e trapassante, malgrado la lama fosse di 10 centimetri, a causa della sua conformazione esile: due fendenti hanno raggiunto il fegato, uno l'arteria femorale, provocando copiose emorragie. Intanto il Gip Mirko Margiocco ha convalidato l'arresto di Castelli, confermando l'accusa di omicidio con premeditazione formulata dal Pm Antonella Scandellari, ed ha emesso un'ordinanza di custodia in carcere.

Per ora Castelli è ricoverato all'ospedale Maggiore: dopo aver ucciso si era piantato la lama nel petto, non colpendo il cuore ma arrivando vicino. Dopo un miglioramento, ieri ha accusato disturbi del ritmo cardiaco ed è stato riportato in rianimazione. In questo modo era saltato l'interrogatorio di convalida del Gip. Castelli, secondo quanto è stato ricostruito, aveva avuto da tempo una diagnosi di depressione, ma non c'erano state avvisaglie di quello che poi è successo.


(ANSA)
 

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