Parcheggi Corticella: arrivano nuove strisce blu, negozianti infuriati
Scenario che allarma gli esercenti, che temono l'effetto del ticket sui clienti ma anche su loro stessi, in quanto automobilisti. Le opposizioni in Comune sono con loro, ma l'assessore alla mobilità spiega: 'Decisione non per far cassa, ma dopo richieste dei residenti'
L'estensione del Piano sosta in zona Corticella, a Bologna, risponde alle richieste dei residenti ma scontenta i commercianti. L'assessore alla Mobilità di Palazzo D'Accursio, Andrea Colombo, prova a rasserenare gli animi assicurando che ne beneficeranno tutti e, soprattutto, assicura: la misura è pensata per disincentivare i pendolari che usano la zona come "parcheggio di interscambio", non per "fare cassa".
Del tema si è parlato ieri in commissione. L'estensione del Piano sosta, spiega Colombo, dovrebbe diventare operativa entro la fine del 2015.
L'area interessata è quella compresa tra la tangenziale, via Bentini, via dell'Arcoveggio, via Shakespeare e via Stendhal. Non tutto questo quadrante, però, sarà interessato dall'introduzione del parcheggio a pagamento, che si si concentrerà soprattutto lungo la dorsale di via Corticella: si individueranno anche aree libere, a rapida rotazione (nei punti ad alta concentrazione di negozi), stalli ''H'' e piazzole per il carico-scarico.
Scenario che allarma gli esercenti, che temono l'effetto del ticket sui clienti ma anche su loro stessi, in quanto automobilisti. "Saremo veramente penalizzati", afferma una di loro, Roberta Zanarini, sventolando (idealmente) "le 2.000 firme contrarie raccolte nel giro di 15 giorni". Le novità rischiano di essere "molto impattanti", aggiunge Cosimo Quaranta (Cna), mentre Antonio Cocchini (Ascom) invoca un "tavolo tecnico" per individuare le giuste soluzioni.
Con gli esercenti si schierano le opposizioni. Manes Bernardini propone di "equiparare i commerciante ai residenti riconoscendo loro gli stessi diritti", a cominciare dalla possibilità di "parcheggiare gratuitamente così da non dover pagare per lavorare". Idea che Bernardini vorrebbe estendere a tutte le aree periferiche della città, con l'avvio di una raccolta firme ad hoc.
I negozi "gia'' soffrono abbastanza", dichiara Marco Piazza (M5s): serve una "tutela specifica, pari a quella dei residenti, per commercianti e clienti". Altro che "disincentivo" per i pendolari, afferma Daniele Carella (Fi): le strisce blu servono a "mettere a regime la zona e realizzare un incasso", sostiene l''azzurro, proponendo di non far pagare la prima mezz''ora di parcheggio per tutelare l'attività dei negozi.
Quelle avanzate sono "legittime preoccupazioni, che però- replica il presidente del Navile, Daniele Ara- verranno meno nel tempo". Non si tratta di "cassa", aggiunge Ara, ma della necessità di "trovare uno strumento che regolamentasse al meglio" la sosta, "per i residenti ma anche per le attività commerciali". Inoltre, ricorda Ara, in Quartiere la misura è stata votato "all'unanimità": dunque, anche delle forze che oggi in Comune hanno protestato.
Del resto, Colombo ricorda che proprio dai Quartieri, "intesi sia come istituzioni che come gruppi di cittadini", è arrivata la richiesta di regolamentare la sosta nelle tre fasce periferiche (tra Navile, Santo Stefano e San Vitale), che "soffrono una pressione eccessiva, che penalizza sia i residenti che le attività economiche, causata dalla permanenza per molte ore al giorno di auto di pendolari". Da qui la decisione di incentivare il trasporto pubblico e i parcheggi di interscambio, che in casi come quello di Corticella (il Giuriolo) sono "semivuoti".
Ad ogni modo, "il Comune non ci vuole guadagnare", perchè si punta al "pareggio tra introiti tariffari e spese di gestione". Una tutela ad hoc per i negozianti? "Se esentassimo tutti quelli che lavorano, nessuno pagherebbe la sosta". Infine, passando ai clienti, "se uno vuole fermarsi un quarto d'ora- dichiara l'assessore- stiamo parlando di 20 centesimi e quindi di cifre assolutamente sostenibili".
(agenzia Dire)
