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Cronaca

Mega tangenziale al posto del Passante, la Regione stronca Bugani

L'assessore alle infrastrutture di Viale Aldo Moro boccia senza appello la proposta del pentastellato di banalizzare il tratto urbano della autostrada

L'ipotesi allo studio del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli come alternativa al Passante di Bologna, cioè la banalizzazione della tangenziale-autostrada, scatena la Regione. "Continuano a sottrarsi ad un confronto con le istituzioni del territorio come fossero un governo di clandestini", attacca l'assessore regionale Raffaele Donini.

"E' infatti incredibile- scrive Donini in una nota ufficiale di viale Aldo Moro- che il ministro Toninelli non ci abbia ancora incontrato, così come abbiamo chiesto, dopo l'annuncio di suoi colleghi del M5s di voler cancellare le infrastrutture programmate in Emilia-Romagna. E tramano alle spalle del Comune, della Città Metropolitana di Bologna e della stessa Regione Emilia-Romagna, con l'obiettivo di affossare infrastrutture strategiche ormai cantierabili, proponendo, peraltro, solo suggestioni progettuali già scartate, perché inefficaci e non risolutive sul piano trasportistico, buttate lì, in modo dilettantistico, solo per fini politici e di propaganda".

La cosiddetta banalizzazione, cioè l'unificazione delle sedi del tratto urbano dell'A14 e della tangenziale, "oltre a non essere fattibile in maniera estensiva a causa di problemi tecnici di vario tipo presenti sul tracciato esistente, peraltro già esaminati quando si studiava il Passante Nord, creerebbe condizioni di circolazione ancora più congestionate", informa infatti Donini. "Gli approfondimenti già svolti sul tema, proprio nel corso delle analisi sul Passante Nord, ne evidenziavano i pesantissimi limiti funzionali e di sicurezza per gli utenti, anche in presenza di un itinerario alternativo per l'A14". 

"Molto semplicemente- è il suggerimento dell'assessore- vadano a vedersi gli studi fatti a suo tempo e si renderanno conto che non è tecnicamente possibile teorizzare la sola rimozione dei new jersey per complanarizzare le due sedi".

Piuttosto "l'ipotesi paventata, o meglio buttata lì in modo superficiale da Bugani- prosegue Donini- comporterebbe la necessità di realizzare barriere per consentire al traffico autostradale di immettersi nel sistema tangenziale. In tale assurdo scenario ci troveremmo ad avere interminabili code ai nuovi caselli di accesso a Bologna. Mi chiedo se dicono davvero o scherzano. E cosa dire poi- incalza ancora Donini- delle cantierizzazioni per la realizzazione della banalizzazione senza la previsione di un passante alternativo dell'Autostrada? Ci sarebbero disastrosi effetti sul traffico cittadino, senza viabilità alternative né allargamenti della sede".

E "mi pare evidente- dice ancora l'assessore- che il M5s vuole bloccare gli investimenti per la competitività e per il decongestionamento della città di Bologna sperando di riuscire contemporaneamente a 'vendere la Fontana di Trevi' ai cittadini bolognesi ed emiliano-romagnoli, proponendo loro soluzioni irrealizzabili. Noi a questo gioco al massacro, al di fuori di un serio confronto istituzionale, non ci stiamo. A questo punto chiediamo che intervenga il presidente del Consiglio, al quale scriveremo, perché in gioco ci potrebbe essere la frattura fra il Governo e le autonomie locali. Nel quadro istituzionale-normativo- conclude poi Donini- queste opere necessitano di una concertazione con gli enti territoriali che ci sembra in questa fase gravemente compromessa".
(Bil/ Dire)

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