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Cronaca

Truffa e false fatturazioni, calciatore Bologna rinviato a giudizio

Fissato per il prossimo marzo il processo che vede al centro un ex calciatore del Bologna finito ai domiciliari nel 2008 con l'accusa di aver preso parte ad un'associazione per delinquere, finalizzata alle truffe comunitarie e alle false fatturazioni. L'inchiesta fu condotta dal Pm Antonella Scandellari e dalla Guardia di Finanza.

ALTRI 7 SOTTO ACCUSA. ANCHE IL PADRE DEL ROSSOBLU'.

Insieme al rossobù, rinviate a giudizio altre sette persone per le stesse accuse tra cui il padre del calciatore.
Il processo è stato fissato per l'8 marzo davanti al Tribunale di Bologna. Si è ridimensionata l'accusa per il commercialista G.M., per cui è caduta l'associazione e restano solo le false fatturazioni. Rinvio a giudizio per ulteriori cinque persone, non accusate di associazione. Prosciolto del tutto un altro commercialista coinvolto nell'inchiesta, Pier Luigi Orsi, così come sono state prosciolte altre cinque persone. Per un terzo commercialista, Gianfranco Trombetti, era già stata chiesta l'archiviazione. Prosciolta anche un'avvocatessa.

"E' un rinvio a giudizio - ha commentato l'avvocato che difende il calciatore  - destinato a finire come finirà il collegato processo calabrese, cioé con la prescrizione. Non abbiamo nemmeno la possibilità di dimostrare la nostra innocenza".(fonte Ansa)
 

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