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Cronaca

"Centri riabilitazione per i bulli": la proposta della Lega in Regione

Il progetto di legge presentato dal Carroccio a Viale Aldo Moro per contrastare bullismo e criminalità minorile, per 300mila euro

Misure di prevenzione, ma anche "presa in carico delle vittime e percorso riabilitativi per gli autori". Sono i tratti del progetto di legge regionale per il contrasto al bullismo firmato dalla Lega e presentato in Regione Emilia-Romagna, con una dotazione finanziaria richiesta di 300mila Euro.

“Questa proposta di indirizzo – spiega la relatrice del Progetto di Legge Valentina Stragliati – intende sollecitare la Giunta regionale ad affrontare il problema una volta per tutte, valutandolo in tutta la sua complessità per trovare risposte attuali e concrete a un fenomeno divenuto ormai intollerabile per la frequenza con la quale si sta riproponendo. Chiediamo pertanto alla Regione di destinare, tanto per iniziare, una copertura finanziaria pari a 300mila euro per la promozione di iniziative e progettualità destinate a prevenire e contrastare i fenomeni di bullismo e cyberbullismo tra i minorenni emiliano-romagnoli, nonché per la realizzazione di progetti per la presa in carico delle vittime e dei precorsi riabilitativi destinati agli autori”. 

Sui centri riabilitativi per bulli Stragliati risponde, interrogata in proprosito dalla Dire, che "abbiamo pensato anche a quello", anche se in linea di massima si punta sugli sportelli di ascolto e supporto psicologico dentro le scuole. "Hanno dimostrato di funzionare bene", afferma la leghista. Il progetto di legge ora dovrà essere discusso in commissione, dove la Lega intende portare anche esperti del settore per una serie di udienze conoscitive.

Quasi un adolescente su cinque vittima di bullismo

Secondo i risultati statistici contenuti all’interno di un report diffuso dall’Istat nel dicembre del 2015, più del 50% degli intervistati 11-17enni riferisce di essere rimasto vittima, nei 12 mesi precedenti l’intervista, di un qualche episodio offensivo, non rispettoso e/o violento. Una percentuale significativa, quasi uno su cinque (19,8%), dichiara di aver subito azioni tipiche di bullismo una o più volte al mese. In circa la metà di questi casi (9,1%), si tratta di una ripetizione degli atti decisamente asfissiante, una o più volte a settimana. Le ragazze presentano una percentuale di vittimizzazione superiore rispetto ai ragazzi. Oltre il 55% delle giovani 11-17enni è stata oggetto di prepotenze qualche volta nell’anno mentre per il 20,9% le vessazioni hanno avuto almeno una cadenza mensile (contro, rispettivamente, il 49,9% e il 18,8% dei loro coetanei maschi). Il 9,9% delle ragazze subisce atti di bullismo una o più volte a settimana, contro l’8,5% dei maschi. 

La percentuale di soggetti che ha subito prepotenze una o più volte al mese diminuisce al crescere dell’età passando dal 22,5% fra gli 11 e i 13 anni al 17,9% fra i 14 e i 17 anni. 

Secondo i dati pubblicati dalla società italiana di pediatria preventiva e sociale del 2020 oltre il 50% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni ha subito episodi di bullismo e tra chi utilizza quotidianamente (85,8%) il cellulare ben il 22,2% riferisce di essere stato vittima di cyberbullismo.

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