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Cronaca

14enne violentato dal cugino: polemica fra il consigliere Zacchiroli e il parroco

Un commento solleva la polemica: se succedono certe cose è colpa dell'ideologia Lgbt. Zacchiroli replica: "Un parroco ha responsabilità educative. Qui si esagera"

La polemica fra il consigliere Benedetto Zacchiroli e l'ex compagno di seminario e oggi parroco si è consumata su Facebook, partita dalla condivisione di un articolo di cronaca nel quale viene raccontata la storia di un ragazzino di 14 anni che a Rimini sarebbe stato violentato dal cugino di 17 anni, sotto la minaccia che se non fosse stato buono avrebbe fatto male a suo padre e con la promessa che come 'premio' avrebbe avuto la moto di Valentino Rossi.

Mentre sono state avviate le indagini con la delicatezza che richiede il caso, la vicenda ha suscitato diverse riflessioni e, come in questo caso, anche delle divergenze piuttosto animate. Zacchiroli infatti, leggendo alcune frasi piuttosto forti nella pagina dell'amico parroco ha ritenuto opportuno intervenire, visto che secondo il consigliere a Palazzo d'Accursio "Non si può tradire il ruolo educativo nei confronti dei parrocchiani e di chi legge quel profilo Facebook. Per questo, conoscendo Lorenzo da tempo, mi sono sentito di intervenire commentando. Il colmo mi sembrava raggiunto se non traboccato". I due, così come chiarisce Zacchiroli, sono stati compagni a scuola e sono rimasti amici nel tempo. 

"Non si facesse tanta reclame all'ideologia Lgbt facendo apparire i rapporti omosessuali come normali, il ragazzino avrebbe guardato il cuginetto e gli avrebbe risposto: "Sei scemo? Son micca ricchione" scrive il sacerdote che si autodefinisce 'prete di trincea' sotto il link alla notizia.  "Possibile che il Vangelo non ti insegni niente? - la replica di Zacchiroli al post - Sembra che tu ti sia fermato all'Antico Testamento". 

"Non mi sembra di aver impostato l'equazione prete = pedofilo sulla quale non sono d'accordo - continua Zacchiroli -  Ma che si legga una storia brutta come frutto dell'ideologia gender o della lobby gay mi sembra esagerare. La parrocchia è un agenzia educativa e i parroci hanno una responsabilità educativa grande, insieme alle maestre, ai maestri e ai genitori". 

"Se pensavate che saremmo stati tutti zitti mentre ce lo mettete nel c***, beh, avete capito proprio male! E adesso arrestateci tutti!" - queste le parole di Don Lorenzo in risposta alla reazione del consigliere PD - Se la verità fa male non so cosa dire, non mi fermo e non mi fermerò mai nonostante le vostre intimidazioni e minacce diventate perfino legge nel peggiore dei regimi". Dei toni decisamente pesanti dunque, soprattutto se si pensa che chi le scrive è un sacerdote: "Facebook è la mia valvola di sfogo per tutta la mer** che tutti i santi giorni devo ingoiare". 

A questo punto Zacchiroli è stato poi bloccato da Don Lorenzo e non gli è stata data la possibilità di ribattere. "Gli avrei scritto: Buona giornata anche a te e se ti riesce riponi la spada nel fodero uscendo dalla trincea, a Pietro ha fatto bene"

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