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Cronaca Minerbio

Azienda Minerbio, 1milione di euro di rifiuti. Il Sindaco: 'Impedito l'accesso agli incaricati'

Il sindaco di Minerbio Minganti: 'Hanno qualcosa da nascondere? E' la prima volta che troviamo questa mancata collaborazione'

"L'azienda incaricata dal Comune di Minerbio di effettuare accertamenti tribuari ha inviato a Renner un mero 'invito al contraddittorio', ovvero di un atto collaborativo e del tutto bonario con il quale si invita il contribuente a fornire tutti gli elementi al fine di determinare l'esatto importo del tributo dovuto". E' la replica a Bologna Today del sindaco di Minerbio Lorenzo Minganti alle dichiarazioni dell'azienda Renner in merito a una richiesta di tassa sui rifiuti da 1.158.812 euro, comprensiva di multa. 

L'invito, riferisce Minganti sarebbe "a tutela del contribuente e indica l'importo massimo a cui sarebbe soggetto (comprensivo di imposta, sanzione ed interessi) in caso di mancata collaborazione. Tale atto si è reso necessario perché Renner (unico caso fra i tanti accertamenti) - rivela il primo cittadino di Minerbio - ha impedito l'accesso agli incaricati (che rivestono il ruolo di pubblici ufficiali tribuari) ai propri locale per verificare la correttezza delle autocertificazioni presentate. In caso di mancata collaborazione da parte del contribuente - spiega - la norma prevede si proceda ad un 'accertamento per presunzioni semplici', ovvero una sorta di accertamento a tavolino ipotizzando che all'interno dell'immobile si svolgano le attività soggette al massimo carico tributario. E' sufficiente far accedere gli incaricati agli immobile per evitare tale conseguenza". 

Nessuna pretesa può "essere considerata illegittima, poiché nessuna pretesa è stata avanzata: stiamo parlando di un atto collaborativo e niente più - aggiunge Minganti - certamente, se permarrà questa situazione di ostruzione, sarà successivamente effettuato un accertamento, che potrà eventualmente essere impugnato dinanzi al competente giudice tributario". 

'Si sono però rifiutati di far entrare i pubblici ufficiali'

L'ufficio tributi sta effettuando verifiche "per individuare evasori tributari totali o parziali, e una di questa ha riguardato l'azienda di vernici Renner, che è sempre stata considerata un'eccellenza del nostro territorio. Con tutte le aziende sin qui controllate si è sempre raggiunto un accertamento con adesione oppure non sono proprio stati riscontrati problemi", riferisce il sindaco "purtroppo non così con Renner. Questa aveva già ricevuto un accertamento nel 2013 in quanto evasore totale e l'accertamento si era concluso con sanzione. Nel corso degli ultimi 5 anni Renner si è ampliata realizzando altri capannoni che ha dichiarato di essere completamente esenti.
Nel corso del 2018 gli addetti dell'ufficio tributi hanno chiesto di poter accedere ai locali nuovi per verificare se fosse corretta la dichiarazione di esenzione. Gli addetti di Renner, in data 5 aprile, si sono però rifiutati di far accedere ai propri locali i pubblici ufficiali incaricati di compiere le verifiche. E' stata pertanto notificata una diffida a consentire l'accesso ai locali di Renner, a cui non è stata data risposta". 

"La norma vigente prevede espressamente che, in caso di rifiuto di far accedere i pubblici ufficiali tributari, debba effettuarsi un accertamento "per presunzioni semplici", ovvero una specie di accertamento a tavolino, nel quale vengano considerati i valori massimi possibili; in tal caso il contribuente deve semplicemente fornire gli elementi di prova che dimostrino la reale situazione per non pagare l'importo. Si sono tentati diversi tentativi di approccio collaborativo che l'azienda ha sempre rifiutato - continua - visto il silenzio di Renner, l'ufficio tributi ha quindi dovuto inviare in data 4 settembre un "invito al contraddittorio" nel quale viene prospettato quale sarebbe l'importo massimo da pagare nel caso si continui a non collaborare con l'amministrazione. Non si tratta né di cartelle, né di ruoli, né di accertamento, ma solo di un avvertimento collaborativo, per rendere edotto il contribuente di quanto andrebbe a pagare qualora persistesse nel rifiuto di far accedere i pubblici ufficiali tributari ai propri locali. In data 11 ottobre si è svolto un ulteriore incontro in cui Renner ha ribadito di non voler far accedere i pubblici ufficiali comunali - quindi - se Renner non vuole essere costretta a pagare tale cifra deve solamente far accedere i nostri pubblici ufficiali ai suoi capannoni oppure inviare la documentazione relativa che non ha ancora fornito. Viceversa non ci  resta che applicare la norma", in conclusione "perché negano l'accesso? hanno forse qualcosa da nascondere? Se sono in regola basta che prestino collaborazione ed ogni cosa si chiarirà. Non vorrei che questo comportamento reticente derivi dal fatto di essere stati evasori totali in passato, ma questo atteggiamento non può che peggiorare la situazione. Aggiungo che di tanti accertamenti effettuati, questa è la prima volta che ci troviamo questa mancata collaborazione". 

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