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"Caso Ghali" e Palestina, protesta sotto la sede della Rai: scontri tra manifestanti e polizia | VIDEO

Un migliaio di persone in presidio contro la "censura" del rapper sul palco del Festival di Sanremo e la presa di posizione dell'azienda a 'DomenicaIn, per richiedere alla tv di leggere un comunicato durante la messa in onda

C'è stato uno scontro tra manifestanti e polizia sotto la sede regionale della Rai. Nel pomeriggio un migliaio di persone si è radunato con striscioni, cartelli e bandiere della Palestina davanti al palazzo di via della Fiera per protestare contro la presa di posizione della tv pubblica sulla guerra tra Israele e Hamas e chiedere di leggere integralmente un comunicato stampa durante la messa in onda: "Prendere la parola contro il negazionismo del genocidio in corso e la censura" della Rai nei confronti del rapper Ghali, che durante la serata finale del Festival di Sanremo aveva detto alla fine della sua esibizione "stop al genocidio".

La protesta pro-Palestina sotto la sede della Rai in via della Fiera

Un appello da cui la rete aveva preso le distanze con un comunicato firmato dall'amministratore delegato Roberto Sergio e letto durante la trasmissione Domenica In di Mara Venier. "Nel comunicato - spiega il movimento Giovani palestinesi - l'attenzione è posta esclusivamente sugli ostaggi israeliani e su una narrazione filoisraeliana di quanto avvenuto il 7 ottobre. Non si spende invece neanche una parola sul massacro a Gaza e in Palestina e sulle otre 28mila vittime". Il comunicato continua accusando la linea editoriale della Rai di "collaborazionismo" con i "crimini israeliani" e chiedendo le dimmissioni immediate di Sergio.

Da qui la richiesta dei portavoce di Giovani palestinesi di incontrare la direzione giornalistica delle sede emiliano-romagnola. Incontro che è avvenuto a porte chiuse, mentre sulla strada i manifestanti hanno cominciato ad avanzare verso i cancelli, finchè la polizia e i carabinieri schierati non hanno reagito con una carica di alleggerimento. Negli scontri non ci sono stati feriti.

Dopo circa due ore di protesta, dal palazzo è arrivata la notizia che la Rai avrebbe accettato di leggere il comunicato dei Giovani palestinesi durante il telegiornale: "Ecco di cosa il servizio pubblico della Rai ha avuto bisogno per farci parlare", ha tuonato al microfono uno dei portavoce del movimento, prima di ordinare la mobilitazione in corteo verso Piazza dell'Unità. Nell'edizione serale del tg è andato in onda un servizio sulla protesta.

Manifestazioni simili sono avvenute nei giorni scorsi anche a Torino, Napoli, Roma e Milano: anche in quelle occasioni ci sono stati scontri tra le forze dell'ordine e le persone che protestavano.

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