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Crisi climatica, attivisti di XR "rubano" striscione da piazza Liber Paradisus: "Qui nascosto ai cittadini" | VIDEO

L'azione di attiviste e attivisti di Extinction Rebellion: "Il Comune oscura il messaggio, In questo mese di campagna elettorale Chi si ricorderà dell'emergenza Climatica ed Ecologica?"

"L'emergenza climatica è tra noi e bisogna, innanzitutto, comunicarla alle cittadine e cittadini. Sono passati 2 anni dalla dichiarazione di emergenza climatica ed ecologica del Consiglio Comunale di Bologna e nel concreto non è stato fatto niente per affrontarla. Abbiamo deciso di rubare lo striscione e di renderlo visibile durante la campagna elettorale perchè non possiamo far finta di niente di fronte alla crisi che potrebbe sconvolgere l'umanità nel prossimo futuro". Lo scrivono attiviste e attivisti di Extinction Rebellion di Bologna postando un video in cui si vede la rimozione dello striscione dal palazzo comunale.

"Il 30 settembre 2019 il Consiglio Comunale di Bologna approvava a larga maggioranza la dichiarazione di emergenza climatica ed ecologica, proposta da Extinction Rebellion Bologna, dopo uno sciopero della fame durato 7 giorni. A settembre del 2020, siccome nessuno dei nostri amministratori aveva dato seguito a quanto scritto nella dichiarazione, abbiamo indetto un altro sciopero della fame durato 17 giorni, al termine del quale abbiamo siglato un accordo con l'Assessora Orioli per avere: informazione diffusa sull'emergenza attraverso la creazione di un sito dedicato (Chiara.eco), una serie di eventi informativi e l'affissione a Palazzo D'Accursio di uno striscione recante la scritta 'Bologna dichiara l'emergenza climatica ed ecologica' e un tavolo di negoziazione per introdurre nello Statuto le Assemblee cittadine sul clima, che ha portato all'effettiva modifica il 12 luglio 2021".

"Lo striscione dopo qualche giorno è stato spostato in Piazza liber paradisus, in attesa di ricollocazione, di fatto nascondendolo agli occhi dei cittadini, oscurando il messaggio che doveva essere monito per tutti noi. Per noi questo gesto è un tentativo goffo di nascondere la verità e continuare il business as usual. Per questo abbiamo rubato lo striscione e ne rivendichiamo il furto come atto di ribellione. In questo mese di campagna elettorale, saranno tante le promesse, si parlerà di tutto, ma chi si ricorderà dell'emergenza Climatica ed Ecologica?".

"Saremo presenti con lo striscione come monito. Siamo cittadini preoccupati e vorremmo che i decisiori politici tutelassero la nostra vita, agendo con la stessa urgenza e forza, che ha contraddistinto i primi mesi dell' "emergenza covid". Perchè quella climatica ed ecologica, se non affrontata, potrebbe mettere fine all'umanità cosi come la conosciamo".

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