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Cronaca Savena / Via Augusto Murri

Truffe ad anziani: 'Suo figlio è stato arrestato, c'è da pagare la cauzione', 4 casi in due giorni

Soldi per il 'figlio arrestato, dopo il coinvolgimento in un incidente stradale'. Nuova tecnica di truffa che ha già mietuto 4 vittime in 2 giorni, nelle zone Bolognina e Murri. "Tecnica vigliacca - l'ha definita il Procuratore Giovannini - massimo impegno per tutelare i soggetti deboli'

Hanno affinato le tecniche i truffatori che hanno messo a segno tre "colpi" in due giorni (uno è andato a monte) in zona Bolognina e Murri e precisamente in via Zampieri, via Tiarini, via Gaudenzi e via Ponchielli.

Tra il 25 e il 26 marzo quattro persone anziane si sono rivolte ai Carabinieri denunciando episodi del tutto analoghi: una telefonata o una persona alla porta, che, spacciandosi per carabiniere o avvocato, chiede denaro a titolo di "cauzione" per il rilascio del figlio arrestato, dopo il coinvolgimento in un incidente stradale.

Azioni che fanno leva sui sentimenti e sullo smarrimento degli anziani, secondo una nuova modalità "Vigliacca - come l'ha definita il Procuratore Aggiunto di Bologna Valter Giovannini che ha ribadito "l'impegno massimo della procura e delle forze dell'ordine per tutelare tutti i soggetti deboli da queste azioni truffaldine". Le vittime sono tutte pensionate e conducono una vita modesta. Indagano i militari della Caserma Bologna Centro, coordinati dal Comandante Giuseppe Musto.

Il sospetto è che si tratti di un "batteria" che opera su Bologna, i truffatori sono italiani e probabilmente trasfertisti: tali azioni infatti vengono spesso programmate "a tavolino" e lontano dai luoghi di residenza, per evitare l'identificazione.

QUATTRO CASI IN DUE GIORNI. Il 25 marzo una 75enne ha riferito di aver ricevuto la visita di un "carabiniere" che chiedeva 700 euro e un bracciale in oro, necessari per far liberare il figlio arrestato a seguito di un incidente. Lo stesso giorno, una donna 88enne ha prima ricevuto la telefonata di un sedicente avvocato, che chiedeva 1.500 per lo stesso motivo, poi un "maresciallo" ha suonato alla sua porta e, di fronte alla titubanza dell'anziana, si è allontanato per far posto a una seconda persona che è riuscito a portare via 500 euro. Stessa avventura toccata a una donna di 75 anni, il 26 marzo, ma il figlio "detenuto" è rientrato a casa, sventando il colpo. Quasi in contemporanea, un'altra donna di 81 anni, si è recata dai carabinieri: solita chiamata dell'avvocato che ha poi inviato un suo "collaboratore" che si è fatto consegnare 6mila euro in oggetti d'oro.

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