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Domenica, 28 Aprile 2024

A Vergato inaugura il CAU: "Aperto 24 ore, ambulatori potenziati" | VIDEO

Dopo la struttura di Budriom, apre i battenti anche il Centro di Assistenza e Urgenza in Appennino

Assistenza per le 24 ore al CAU - Centro di Assistenza e Urgenza - di Vergato che diventa operativo oggi, 8 novembre. Si trova presso l’ospedale di Vergato e vi prestano servizi medici di assistenza primaria a rapporto orario (medici di continuità assistenziale) e infermieri che assistono pazienti con problemi urgenti a bassa complessità, 7 giorni su 7 24 ore con accesso diretto. Il Centro del comune dell'Appennino segue l'apertura del CAU di Budrio

All'inagurazione hanno partecipato il Direttore generale dell’Azienda USL di Bologna Paolo Bordon, il Direttore Cure Primarie Appennino e Reno-Lavino-Samoggia Alessandro Fini, la Direttrice PS ed Emergenza Territoriale area Spoke Grazia Pecorelli e il Direttore del Dipartimento assistenziale tecnico e riabilitativo Cristiano Pelati. 

"Mutuare un modello che finora è stato ospedaliero e consegnarlo nelle mani della dell'assistenza primaria - ha detto Grazia Pecorelli - ci sembra un'occasione importante anche di ridefinire le competenze, di fornire in qualche modo una risposta ai bisogni che hanno chiaramente dei caratteri diversi rispetto all'emergenza".

"Gli investimenti su questa struttura non si fermano qui - assicura il direttore generale dell'Ausl Paolo Bordon - Certamente la riapertura sulle 24 ore era il risultato più visibile, ma c'è in corso un rinnovamento della tecnologia con una nuova Tac e il potenziamento delle attività della chirurgia ambulatoriale, in dicembre ripartiranno le sedute di chirurgia generale oculistica e maxillo facciale, in attesa della chirurgia ortopedica". 

Dalla visita medica, alle certificazioni, e poi trattamento farmacologico, prescrizione di terapia, alle procedure chirurgiche minori (suture e medicazioni), i pazienti avranno un primo conatto con l’infermiere, seguirà la visita medica ed eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici come l’elettrocardiogramma, la radiografia ed esami di laboratorio. Il medico del CAU potrà poi valutare, e se necessario prescrivere, prestazioni specialistiche a completamento diagnostico, anche alla conclusione del percorso CAU. In questo caso l’esito della prestazione di approfondimento dovrà essere valutato dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera scelta, che sono i riferimenti per ogni cittadino assistito, senza tornare al CAU. L’esito del percorso clinico-assistenziale eseguito presso il CAU verrà reso disponibile sul Fascicolo Sanitario Elettronico del cittadino.

Servizi gratuiti e ticket 

La visita e alcuni accertamenti diagnostici offerti presso i CAU (per esempio ECG ed alcuni esami ematici) sono gratuiti per tutti i cittadini residenti e/o assistiti della Regione, mentre per tutti gli altri la visita avrà un ticket del costo di 20 euro. Le ulteriori prestazioni specialistiche, prescritte dal medico del CAU per il completamento diagnostico, sono a carico del cittadino con il relativo ticket.

I primi giorni del CAU di Budrio

Il CAU di Budrio da mercoledì 1 novembre a lunedì 6 novembre ha accolto 230 persone. Di queste, 39, pari al 17%, sono state trasferite al Pronto soccorso per la presa in carico; nell’80% dei casi (183 persone) i pazienti, dopo le cure prestate, sono stati invitati a proseguire il percorso con il proprio medico curante. Il restante 3%, pari a 8 persone, ha preferito allontanarsi prima di ricevere le cure.

"Quasi tutte le persone si sono recate al CAU spontaneamente (il 97%) - fa sapere Ausl - solo 2 sono state indirizzate qui dalla guardia medica, mentre altre 5 sono arrivate su consiglio di medici di Medicina generale o pediatri e una su consiglio di uno specialista".

Il 54% degli accessi ha coinvolto persone comprese nella fascia di età 18-64 anni, il 19% quella 65-74 anni, il 20% con 75 anni o più. Il restante 7% degli accessi ha coinvolto minori.

Riguardo l’ora di arrivo dei pazienti, la maggior parte degli accessi sono avvenuti durante le ore diurne (il 50% tra le 8 e le 14, il 36% tra le 14 e le 18). L’8% si è recato al CAU in serata tra le 20 e le 24, appena il 6% infine ha avuto la necessità del servizio tra la mezzanotte e le 8 del mattino.

Infine, guardando agli accessi prima e dopo la conversione del Pronto soccorso di Budrio in CAU, se mediamente al PS quotidianamente accedevano 41 persone, nei primi 6 giorni di attività del CAU sono stati circa 38 gli accessi giornalieri. 

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