Len Faki e Mattia Trani alla consolle del Link
Torna al Link uno d simboli e alfieri della techno: il tedesco Len Faki. Insieme a lui anche il bolognese Mattia Trani, uno dei più talentuosi dj italiani.
Figlio degli anni 90, cresciuto poi artisticamente nel grembo del Berghain di Berlino, Len è oggi uno dei simboli della techno, quella potente e senza fronzoli, con un occhio di riguardo ai suoni più minimalisti e acidi. Chi ne ha già avuto prova può assicurarvi che non c'è uomo sulla terra immune ai suoi set extra lunghi, vere e proprie esperienze catartiche indimenticabili. Ma per capire la sua idea di musica bisogna scavare nelle Len Series, un insieme di sotto-etichette da lui fondate che gli permettono di esplorare in profondità sotto-generi e ospitare artisti e amici che con lui condividono lo stesso credo. Come la Podium e, soprattutto, Figure, aperta a una varietà di stili e ispirazioni.
Mattia Trani è considerato uno dei giovani artisti più interessanti e talentuosi dell'intero panorama techno degli ultimi anni, sia italiano che europeo. Figlio d'arte, si avvicina alla musica giovanissimo, coltivando la sua passione e costruendo il proprio background attraverso lo studio del pianoforte, prima, e dedicandosi successivamente al djing e alla produzione musicale.
Nel 2012, la fondazione della propria label Pushmaster Discs lo porta al debutto discografico che gli consentirà di lavorare con artisti internazionali del calibro di Juan Atkins, Dj Hyperactive, Ilario Alicante, Rolando, Dj Stingray, Skudge, Orlando Voorn, Santiago Salazar e molti altri.
Il legame con la Motor City è ormai solido e profondo, tanto da portare Mattia Trani a pubblicare un proprio podcast sulla radio ufficiale dei leggendari Underground Resistance. Nonostante la giovanissima età, è l'unico italiano ad aver avuto tale merito e tale privilegio.