"Il trio Rigamonti suona Rebecca Clarke" in sala Marco Biagi
Suonano in trio da undici anni ma sono tuttora giovanissimi, e una ragione precisa c’è: sono fratelli, Miriam, Mariella ed Emanuele Rigamonti, i componenti del Trio Rigamonti che sarà protagonista del nono appuntamento con la stagione di “Conoscere la Musica Mario Pellegrini” in programma mercoledì 19 aprile alle 20.30 nella Sala Prof. Marco Biagi (via Santo Stefano 119) in collaborazione col Quartiere Santo Stefano e l’Associazione Musica e Arte. Sugli spartiti il Trio n. 1 in re minore op. 49 di Mendelssohn e il Piano Trio del 1921 della compositrice inglese Rebecca Clarke (1886-1979).
Tre fratelli dunque, tutti di enorme talento musicale. Una condizione assai rara, che può sortire risultati straordinari, come è il caso del Trio Rigamonti che in soli nove anni di attività concertistica ha già collezionato un notevole numero d affermazioni in concorsi internazionali (fra i tanti l’Ysaye di Liegi, il C. M. Giulini di Bolzano e l’Alpe Adria di Udine). Premi che hanno permesso loro di esibirsi in sale di concerto molto prestigiose in mezza Europa, conquistando la stima di organizzatori e critici musicali. In loro spicca l’affiatamento musicale, la tecnica adamantina e un quid imponderabile che li rende quasi unici nel panorama cameristico internazionale.
Mariella al violino, Emanuele al violoncello e Miriam al pianoforte hanno cominciato a suonare in trio al Conservatorio di Como con Federica Valli e Paolo Beschi, poi sono entrati nella classe di musica da camera di Pierpaolo Maurizzi al Conservatorio di Parma e hanno seguito master class con l’Atos Trio, il Quartetto Hagen, il Quartetto Jerusalem, il Cuarteto Casals e coi pianisti I. Golan, A. Lucchesini e A. Valentino.
Il debutto sotto le due Torri del Trio Rigamonti avviene con un programma degno dei grandi maestri: in primis per la presenza del Trio n. 1 in re minore op. 49 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, vale a dire una delle opere più belle e difficili dell’intero repertorio per trio con pianoforte, che richiede un grande virtuosismo sia tecnico che cameristico, cavallo d battaglia dei grandi trii della storia, al quale è accostata una rara pagina del primo Novecento, il Piano Trio del 1921 di Rebecca Clarke, che spalanca una finestra sulla poliedrica compositrice britannica naturalizzata americana, una figura un po’ defilata della storia della musica, che purtroppo ha molto sofferto del pregiudizio di genere: è abbastanza noto l’episodio risalente al 1918 in cui Rebecca Clarke presentò due suoi brani in concerto, uno dei quali sotto lo pseudonimo Anthony Trent, l’altro col suo vero nome. Inutile dire che il brano presentato col suo vero nome fu completamente ignorato dal pubblico e dalla critica, mentre quello siglato con nome maschile conobbe critiche entusiastiche e applausi scroscianti. Nel 1919 si ripeté qualcosa del genere in un concorso di composizione in cui il suo brano fu considerato il migliore dalla comissione, ma poi fu scartato a favore di quello di Ernst Bloch, poiché non si ritenne che una donna potesse firmare un’opera simile. Anche per queste ragioni discriminatorie Rebecca Clarke soffrì negli anni di stati depressivi, e compose poche opere e pochissime vennero pubblicate in vita. Tutte però estremamente interessanti (la più nota è la Sonata per viola e pianoforte) e ricche di grandi contrasti, come è il caso del Piano Trio che si potrà ascoltare per la prima volta a Bologna grazie al Trio Rigamonti che l’ha messo di recente in repertorio. Un’opera in tre movimenti piena di slanci e di grandi gesti musicali, che suscita entusiasmo ad ogni nuova esecuzione. Espressivo ed elegiaco al contempo, originale nel trattamento del materiale musicale, conservatore nel linguaggio armonico, il Piano Trio di Rebecca Clarke viene ormai considerato come la sua risposta in musica alla dolorosa esperienza della Grande Guerra.
Dato l’esiguo numero di posti a sedere in Sala Prof. Marco Biagi (99) e la singolarità del programma proposto, si consiglia vivamente di prenotare il proprio al numero 331.8750957. I biglietti si ritireranno e pagheranno la sera del concerto. La biglietteria verrà aperta alle ore 19.45. Come lo scorso anno è sempre in vigore l’innovativo Biglietto Self Service: Intero 10 euro, Ridotto 5 euro - 2 euro e gratuito.