rotate-mobile
Guida

Dal "Vicolo Basadonne" al "Voltone della Corda": alla scoperta della Bologna antica (seconda parte)

Quartieri e strade di Bologna che ora conosciamo con nomi diversi e che sono profondamente cambiati rispetto al passato...

C'era via delle Accuse, il Voltone della Corda, Vicolo Basadonne e la Piazzola delle Bollette ... Quartieri e strade di Bologna che ora conosciamo con nomi diversi e che sono profondamente cambiati rispetto al passato, quando la vita cittadina si svolgeva essenzialmente entro la cosiddetta "Cerchia del Mille", la cinta costituita da 18 porte, chiamate anche serragli o torresotti, circondata da un fossato, edificata nell'XI secolo, ovvero nell'anno mille. Continuiamo la nostra ricerca... 

1) Via delle Accuse: la via non esiste più dagli inizi del XX secolo, quando vennero abbattuti diversi edifici nel centro storico e ben otto torri. La strada era sede di diversi studi notarili, dove si mettevano nero su bianco le accuse e le richieste di risarcimento. Poco distante si trova quella che fu la sede dell'ordine, ovvero "Palazzo dei Notai" che si affaccia su Piazza Maggiore, come si deduce dallo stemma con i tre calamai e penne d'oca.

2) Vicolo Basadonne: si trovava di fronte all'attuale via Bertiera. Diverse le ipotesi sull'origine del nome, dalle più fantasiose, come quella che narra del vento che baciava le donne o di un forestiero che lì ne baciò tre, alla più credibile: in quella via scomparsa vi era la casa de' Basadoni o Basadonne, famiglia veneziana che costruiva organi. 

3) Piazzola delle Bollette: venendo da Piazza Maggiore è il primo tratto di Via IV Novembre. In quella strada aveva sede l'uffizio delle bollette, che potrebbe corrispondere all'attuale ufficio delle entrate. 

4) Via dei Pellacani è l'attuale via Giuseppe Petroni: nella strana vi erano diverse botteghe di conciatori di pelli, detti appunto pellacani, che sfruttavano il Canale di Savena che scorreva nella via. Nel XV secolo via Petroni si chiamava via della Fossa, poichè vi era il fossato che circondava le mura. La strada venne intitolata al patriota bolognese Petroni nel 1889, un anno dopo la sua morte. 

5) Voltone della Corda: via scomparsa dopo il restauro dell'area di Palazzo Re Enzo, così chiamato perché lì si applicava la pena dei tratti di corda. L'accusato veniva legato e issato con una carrucola: la fune veniva poi allentata di colpo così da provocare ampie lacerazioni dei muscoli e la slogatura o frattura delle articolazioni. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dal "Vicolo Basadonne" al "Voltone della Corda": alla scoperta della Bologna antica (seconda parte)

BolognaToday è in caricamento