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Comunali 2021, Battistini: "A Bologna serve una spinta" | VIDEO

Il candidato sindaco Fabio Battistini lancia l'affondo sulla gestione dell'economia cittadina ancora "novecentesca"

A Bologna serve "piu' spinta" per uscire dall'incubo del Covid. In un documento, diffuso con tanto di video promozionale, il candidato sindaco Fabio Battistini lancia l'affondo sulla gestione dell'economia cittadina, ancora "novecentesca" e punta anche il dito sull'atteggiamento nei confronti dei giovani, visti solo come diffusori della pandemia. Tutti limiti dell'attuale amministrazione sul quale il civico lancia ora la sfida.

"Come sapete Bologna mi piace. Ci vivo e ci viviamo mediamente bene. Ma credo, ed è opinione condivisa, che abbia bisogno di una spinta amministrativa ben diversa, più incisiva - esordisce Battistini nel documento - che sappia guardare ai tanti problemi e alle criticità di oggi, sempre però con uno sguardo al futuro. Io credo - aggiunge il civico di centrodestra - che oggi Bologna viva ancora sull'inerzia di un'economia di stampo novecentesco, legata a modelli ormai superati, che certamente hanno svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo della città, ma che ora non sono appieno rispondenti alle nuove esigenze".

Così Bologna "appare un po' sclerotizzata, incapace di portare tutte quelle energie e risorse che servirebbero alle nuove generazioni, ai corpi sociali, alle iniziative imprenditoriali, per migliorare la città e dare impulsi più forti alla società ed all'economia". Battistini sottolinea che dopo il Covid si apre una partita del tutto diversa. Ma "io voglio che Bologna riparta", sottolinea, citando diverse questioni. Ad esempio i due milardi abbondanti in progetti da finanziare col Recovery Fund: "E' un'occasione unica, ma siamo sicuri che si siano scelti i progetti migliori o invece solo quelli che erano già pronti nel cassetto in attesa di finanziamento? Io vorrei sentire la voce dell'amministrazione su questo, e ascoltare come risponde la città".

Battistini solleva anche il tema dei capitali privati da attrarre, sul modello di Philip Morris. "Ma è un caso più unico che raro nel nostro recente passato", sottolinea. Un sindaco e una buona amministrazione "possono fare di più per questo? Io credo di sì, perché Bologna vuole ripartire. E vorrei confrontarmi per capire se ci sono ricette allo studio in questa direzione".

Ma per Battistini la politica anche cittadina ha trascurato anche i giovani, "chiamati in causa dalle istituzioni e dalla politica solo per essere accusati del loro desiderio di vita e di divertimento, ritenendoli i grandi responsabili della seconda ondata del Covid a causa dei loro comportamenti irresponsabili". Ma i giovani "non si stanno divertendo affatto. Anzi, sono la parte della società che sta pagando il prezzo più alto della crisi, silenziosamente. Un sindaco deve proteggere queste persone e stimolare politiche mirate a sostenerle. Ma non mi sembra di aver sentito proposte e azioni davvero forti da parte di questa amministrazione. Voi?".

Infine, per guardare al futuro non bastano Tecnopolo e centro meteo. "Per le società partecipate come Hera e Aeroporto esistono oggi linee guida per renderle più vive e competitive nell'affrontare uno scenario in velocissimo cambiamento? Per Hera quali altri progetti oltre il Green deal e quali altre iniziative non inserite nel piano industriale 2024? Per la Fiera si sta pensando a qualcosa che vada ben oltre l'accorpamento con Rimini? Possono essere fallimentari progetti come quello di Fico la risposta ad un mondo che cambia? Che strategia attiva e soprattutto quale modello di città riusciamo oggi a pensare per il futuro?". (Dire)

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