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Città 30, La Lega "Limite solo nei posti pericolosi. Salvini ci dà ragione"

Il ministro non appoggia i limiti senza distinzioni. Per i leghisti bolognesi è "una posizione ideologica che rischia di paralizzare la città"

"Il limite di 30 all'ora ha senso dove ci sono posti sensibili e pericolosi, ma dire che in città si vada sempre 30 all'ora non ha senso". Così il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a margine di un evento a Milano che avrebbe intenzione di "copiare" Bologna, la nostra città a partire dal 1° luglio ha introdotto il limite su circa il 70% delle strade dell’intero centro abitato, anche se le eventuali sanzioni partiranno a inizio 2024. 

"Conferma in pieno la linea che come Lega abbiamo preso dal primo giorno, sui medesimi temi, per Bologna - afferma il capogruppo del Carroccio in Comune, Matteo Di Benedetto - mettere tutta la città ai 30, senza uno studio approfondito strada per strada, è una posizione ideologica che non tiene conto della realtà e rischia solo di paralizzare ulteriormente la città".

Di Benedetto appoggia in pieno il leader del suo partito: "E' una misura che ha senso in aree e posizioni sensibili e pericolose, come abbiamo chiesto di fare con più ordini del giorno fino a oggi respinti dalla maggioranza. La nostra non è una posizione diametralmente opposta e ideologica, ma una scelta di buonsenso: valutiamo caso per caso dove mettere i 30". 

Salvini ha parlato anche degli autovelox: "Fuori da un ospedale dove ci sono tanti incidenti o in prossimità di una scuola - dichiara il ministro - nn ha senso piazzarli a caso per fare cassa, quindi nel prossimo Consiglio dei ministri, il 18 settembre, porteremo la stesura definitiva del disegno di legge sulla sicurezza stradale, che prevede prevenzione, educazione, controlli, ma anche sanzioni”. 

"Sono uno strumento che va usato razionalmente, non solo per fare cassa - conferma il capogruppo leghista -  I dati, come detto anche dal presidente dell'osservatorio sulla sicurezza stradale, ci dicono che se usati male, come fa il Comune di Bologna, non hanno un grande effetto sull'incidentalità. Andremo avanti per tutelare i bolognesi dalle scelte ideologiche di questa giunta che non ha a cuore l'interesse della comunità, ma solo la volontà di portare avanti un'agenda politica fortemente radicale e ideologica". 

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