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Fine vita, Donini replica: "Andiamo avanti, ma aperti a modifiche"

Così l'assessore replica al comitato nazionale di bioetica sulla delibera regionale

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"La delibera della Giunta sul fine vita è pienamente valida". Lo garantisce l'assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, alla luce della richiesta di correzione arrivata dal Comitato nazionale di bioetica. "Come sempre in questi casi -prosegue Donini- valuteremo le osservazioni formali contenute nel parere della presidenza del Comitato nazionale di bioetica, peraltro già emerse nella discussione in aula di ieri".

Donini prosegue garantendo che gli uffici dell'assessorato "faranno gli approfondimenti dovuti e se serviranno revisioni o integrazioni tecniche le faremo, rispetto a un atto che, ripeto, è confermato nella sua validità, in coerenza con l'obiettivo che ci siamo dati: applicare la sentenza della Corte Costituzionale e garantire un diritto del malato ignorato a causa dell'assenza di una legge nazionale, come ribadito anche dall'Alta Corte".

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La replica allo stop del Comitato

Nelle ore precedenti il Comitato nazionale di bioetica aveva bacchettato la giunta Bonaccini invitandola a rettificare la delibera. La presidenza del Cnb, si legge, "esprime profonda preoccupazione per la lettura incongrua del documento approvato ed esorta la Giunta regionale a rettificare l'improprio riferimento". In premessa il Comitato di bioetica afferma di apprezzare il riferimento, contenuto nella delibera regionale, ad una propria risposta.

"Tuttavia, rileva che il riferimento alla suddetta risposta risulta improprio, in quanto va nella direzione opposta rispetto a quella indicata dal documento stesso". La riposta del Comitato, infatti, "individuava come organo per la valutazione delle condizioni previste dalla sentenza i Cet (Comitati etici territoriali) e non invece i Comitati di etica clinica, per le ragioni espresse nella risposta medesima, ovvero evitare di avvalersi di comitati che presentano notevoli differenziazioni territoriali".

L'indicazione dei comitati di etica clinica veniva, invece, "auspicata da sette membri dissenzienti in una postilla che è stata inopinatamente citata dalla dgr 194/24 come riferita alla volontà finale dello stesso Comitato di Bioetica". Un errore che era stato evidenziato ieri in Assemblea legislativa dalla consigliera regionale di Forza Italia Valentina Castaldini.

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