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Santori si tessera con il Partito Democratico: "Alle primarie scelgo Elly Schlein" | VIDEO

Il leader del movimento delle Sardine si è iscritto al circolo PD di via del Pratello: "Mi hanno accolto alle elezioni cittadine, la mia una scelta di rispetto"

Solamente lo scorso settembre, all’indomani delle elezioni, Mattia Santori aveva definito il Partito Democratico come “gravemente malato”, ripercorrendo il solco già scavato di quando aveva definito il PD come “tossico”. Tutta acqua passata, evidentemente: Santori, infatti, è un nuovo tesserato dei dem. La sottoscrizione è avvenuta nel circolo del PD di via del Pratello. Sotto le foto di Enrico Berlinguer e di Che Guevara, tra un libro di Marx, uno di Lenin e uno di Walter Veltroni, Santori ha versato la quota di iscrizione e posto la sua firma sotto al modulo d’iscrizione. A fare gli onori di casa c’era Mery De Martino, consigliera comunale del gruppo PD (proprio come Santori) e, a celebrare il tutto, anche la presidente del partito e sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi.

Santori per Schlein

Iscritto da pochi minuti, Santori ha già le idee chiare su chi sostenere: “Per la segreteria sosterrò Elly Schlein. Con lei si apre uno spiraglio per un sacco di persone che sono all’esterno del partito, lì sull’uscio ad aspettare”. Quella di Santori “è una scelta di rispetto verso una comunità che mi aveva già accolto alle ultime elezioni. In un momento in cui tutto va a rotoli, è meglio stare tra chi fa analisi ed esami di coscienza”.

Cuppi e la fase costituente

Felice del nuovo tesserato è sicuramente Valentina Cuppi, presidente del PD: “Ma è solo uno dei tanti. Abbiamo bisogno di energia nuova per far continuare la storia di questo partito in maniera diversa”. Cuppi punta poi il dito contro i membri del partito che hanno provato ad accorciare la fase costituente: “Questo è un modo per toglie la possibilità di partecipazione. Abbiamo già accorciato i tempi: l’idea non può essere continuiamo così con le stesse persone. L’idea invece è quella di confrontarci con le persone senza tagliarci le gambe. Se togliamo la fase costituente diamo in mano alle nuove leve qualcosa che esiste già. Se deve essere un nuovo PD deve essere tale e le persone devono poter partecipare. Altrimenti rimane sempre lo stesso vecchio partito”.

Infine, un commento sul momento del Partito Democratico che, secondo gli ultimi sondaggi, si attesta attorno al 14%, il minimo storico dal momento della sua creazione: “Non mi aspettavo certo che questo fosse un momento di risalita. Ci sono state vicende che hanno investito il partito ed è normale che ci sia sfiducia. A destra si è più abituati a certe vicende vicine all’illegalità. Dalla sinistra si pretende rigore morale ed etica. Quando questo non avviene, anche se è una sola persona, mette in crisi tutto l’insieme. Quando certe cose succedono a destra fanno meno scalpore ma io voglio prendere il lato positivo di questo: quando qualcuno cade in fallo nella nostra area politica diventa un problema per tutta la sinistra, altrove non è così”.

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