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Merola a metà mandato, 76mila euro per un opuscolo: 'Copia la storia italiana di Berlusconi?'

76mila euro per far stampare un 'libretto' che racconti cosa è stato fatto dalla Giunta, a due anni e mezzo dall'insediamento: "Come Berlusconi che inviò Una storia Italiana, basta mettere online"

76mila euro per far stampare una sorta di libretto che racconti cosa è stato fatto dalla Giunta Merola, arrivata a metà del suo mandato.

Verrà inviato alle famiglie e le spese verranno pagate con il fondo di riserva. Una delibera di Giunta nella quale si comunica l'intenzione di "realizzare uno strumento di comunicazione cartaceo, di facile lettura e agile divulgazione per informare, in modo trasparente e sintetico circa le attività realizzate a metà del suo mandato amministrativo".

MA COSA NE PENSANO I CITTADINI? Le opinioni dei bolognesi che abbiamo incontrato non sono dissimili dalle critiche, anche di chi Merola l'ha votato: "Mi sembra un esborso superfluo" dice a Bologna Today, Laura, mamma 45enne "l'iniziativa è giusta, ma sarebbe sufficiente mettere l'opuscolo online e dare i materiali alla stampa, basta carta nelle buchette, con tutte le promozioni, perderebbe di valore".IMG_1739-2

"Copia Berlusconi che inviò 'Una storia Italiana', il racconto della sua vita di successi" è il commento di Luigi "ma almeno lui se l'è stampato in casa, pagava Mondadori. C'è internet, faccia una bella conferenza di presentazione, 76mila euro ce li teniamo in bisaca, racconta tutto a tutti e ... bona lè".

In effetti Silvio Berlusconi inviò una rivista, sotto il coordinamento di Sandro Bondi, per illustrare i suoi progetti e farsi conoscere più da vicino e Bologna Today è riuscita ad averla da un aficionado ne conserva gelosamente una copia.

LE REAZIONI DELLA POLITICA. Gli alleati di SEL in Consiglio Comunale, fanno sapere con un comunicato di essere "estremamente perplessi, la scelta della giunta di procedere ad un prelievo di 76000 euro dal fondo di riserva del Comune di Bologna per "realizzare uno strumento di comunicazione cartaceo per informare circa le attività realizzate" da inviare alle famiglie bolognesi. Data la situazione economica e sociale pensiamo che dal fondo di riserva si debba eventualmente attingere per affrontare questioni prioritarie per tutta la città. Inoltre, la scelta di inviare l'opuscolo casa per casa ci pare in controtendenza con le buone pratiche di razionalizzazione delle spese postali che la spending review sta ormai imponendo anche a categorie sociali deboli. Si pensi, ad esempio, ai pensionati che da quest'anno debbono registrarsi online al sito dell'Inps per stampare i cedolini della pensione che non vengono più inviati a casa proprio per risparmiare sulle spese di stampa e spedizione. O alle comunicazioni in materia scolastica alle famiglie, pubblicate sui siti anziché inviate a casa. Auspichiamo pertanto la revisione di una scelta sulla quale, peraltro, i gruppi consiliari non sono stati coinvolti.

"Ma si può piangere miseria, aumentare la pressione fiscale e spendere cifre di questo genere per farsi pubblicità?", è la squalifica del Consigliere FI Marco Lisei  su Facebook "l'ennesimo schiaffo ai contribuenti e alle tante persone che a stento arrivano a fine mese. Lunedi proporrò un ordine del giorno nel quale si chiede di ridestinare tali soldi al fondo che abbiamo istituito per le situazioni di disagio ed nel quale confluiranno i soldi che come gruppi consiliari restituiremo. Diversamente l'opuscolo se lo paghino con i soldi del pd".

Proprio il consigliere FI è stato oggetto della risposta non proprio conciliante sulla stampa locale: "Una cosa che Lisei non può capire". "Mi fa piacere che il Sindaco mi dedichi sempre tutte queste attenzioni e questi insulti" ha commentato Lisei "prima inutile, oggi ignorante. Sono l'unico consigliere per il quale si prende sempre la briga di rispondere. In ogni caso sappiate che nessuna legge lo obbliga a spendere 76.000€ per farsi pubblicità. Mente ed insulta, nulla di nuovo in fondo... ma mi rendo conto che la mia misera laurea in Giurisprudenza e superamento dell'esame da Avvocato non è' comparabile alla sua laurea in Filosofia".

Per l'assessore Matteo Lepore, "informare i cittadini con un rendiconto del proprio operato è un dovere istituzionale, da parte di tutti amministratori pubblici, è una questione di trasparenza e di responsabilità". La spesa sarà sostenuta "per comunicare al meglio l'operato dei primi due anni di mandato informando tutti i cittadini dei nuovi servizi che sono stati attivati".

FONDO DI RISERVA. Gli  enti  locali iscrivono nel proprio bilancio di previsione un fondo  di  riserva  utilizzato, con deliberazioni dell'organo esecutivo nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di  bilancio o le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelino insufficienti.

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