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Programmare una gravidanza

Congelamento ovociti, le fasi spiegate dal prof: "Stimolazione ormonale, prelievo e crioconservazione in 15 giorni"

Dal caso Bianca Balti alla spiegazione chiara di come funziona la crioconservazione degli ovociti. Il direttore del Sismer Gianaroli: "Bene che se ne parli. Un sistema semplice per poter programmare una gravidanza nel futuro"

La scelta della modella Bianca Balti, condivisa alla vigilia del suo trentottesimo compleanno sui social e poi rimbalzata un po' su tutti i giornali, di congelare i suoi ovociti ha suscitato reazioni e riflessioni. Lo ha fatto circa un anno fa, dopo una relazione "tossica" per non limitare la sua possibilità di diventare ancora mamma. Cosa significa congelare i propri ovociti? Cosa comporta, quali sono i vantaggi e quanto costa? Spiega tutto Luca Gianaroli, direttore scientifico della Società Italiana Studi di Medicina della Riproduzione (SISMeR), punto di riferimento internazionale nell’ambito dell’infertilità, della procreazione medicalmente assistita e della genetica. 

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Professore, in cosa consiste esattamente il congelamento degli ovociti, semplificando il più possible questo sistema? Se ne parla oggi, dopo le dichiarazioni della modella Balti, ma è un tema su cui si conosce poco e forse si dovrebbe conoscere meglio. Quali sono le donne che possono considerare questa opzione? 

"Bene che se ne parli infatti, ci vorrebbero tante testimonial come lei perché sull'argomento non si legge e non si ascolta tanto quanto si dovrebbe. Diventa uno spunto e anche un'opportunità per approfondire il tema del congelamento degli ovuli, che è una delle tecniche di concepimento alla quale si può ricorrere qualora non ci fosse possibilità di gravidanza quando la si desidera. Il sistema consiste nel sottoporsi prima a un ciclo di stimolazione ormonale che fa produrre più ovuli e poi le loro prelievo attraverso un intervendo che semplice che non lascia cicatrici perché fatto dalla vagina. Questi ovuli vengono poi congelati e inseriti in una criobanca in modo che siano utilizzabili quando e qualora si cerchi una gravidanza. Le donne che possono valutare questa ipotesi sono donne che devono posticipare la maternità per ragioni varie. Faccio qualche esempio: non hanno un partner, hanno progetti di lavoro non compatibili in quel dato momento con l'arrivo di un bambino, si devono sottoporre a terapie che possono mettere a rischio la loro fertilità, hanno familiarità con la menopausa precoce". 

L'età, in quanto a fertilità è uno spartiacque. Quando e quanto diminuisce la probabilità per restare incinta e fino a che età è possibile far congelare i propri ovociti? 

"Un piccolo ripasso: come ben sappiamo, ogni mese una delle ovaie rilascia un ovulo maturo, che può essere fecondato oppure no. Con il passare degli anni le possibilità di produrre un figlio diminuiscono, con un 'gradino' che possiamo mediamente fissare fra i 35 e i 36 anni. C'è da dire però che ogni donna, a parità di età, ha una riserva ovarica diversa ed è per questo che ad oggi è utilissimo sottoporsi a un paio di esami molto semplici, che consistono nel concreto in un prelievo del sangue, per capire quale sia lo stato sia qualitativo che quantitativo delle proprie ovaie. Non ci sono limiti anagrafici per farli!".  

Se gli ovociti congelati servono alla mamma che se li è fatti prelevare sappiamo come andrà: sarà un bel fiocco rosa o un fiocco azzurro. Ma se non venissero utilizzati? 

"Succede che alla gravidanza ci si arrivi senza ricorrere agli ovociti congelati. E in quel momento può accadere una cosa bellissima: si possono 'regalare' a donne che ne hanno bisogno per avere il figlio che desiderano". 

Quali sono le strutture saniterie a cui ci si può rivolgere per sottoporsi al prelievo degli ovociti? A quanto ammonta il costo di tutta l'operazione e in quali tempi avviene? 

"Per motivi vari e anche sociali, il congelamento degli ovociti non è inserito nel sistema sanitario statale e quindi è necessario rivolgersi a delle cliniche private specializzate. Il costo, dall'inizio alla fine di tutto il procedimento, si aggira intorno ai 2.500 euro. Tempi? Una quindicina di giorni". 

Il centro di riferimento a livello internazionale per la medicina della riproduzione è a Bologna 

SISMeR è la Società Italiana Studi di Medicina della Riproduzione. È una struttura privata che opera dal 1994 nell’ambito dell’infertilità umana, della procreazione medicalmente assistita e della genetica, come Centro PMA di III livello, fornendo però servizi assistenziali anche in altre aree terapeutiche. Nato dall’incontro di professionisti pionieri nelle tecniche di riproduzione assistita e operanti nel settore da 25 anni, SISMeR è attualmente un Centro di riferimento riconosciuto a livello internazionale nel campo della Medicina e della Biologia della Riproduzione. La sede centrale di SISMeR è a Bologna e in essa sono concentrati in un unico spazio i servizi e le le tecnologie necessari ad accogliere e assistere i pazienti che si rivolgono al centro fornendo loro i trattamenti più innovativi, efficaci e sicuri.
Accanto alla sede centrale, sono attivi numerosi Centri Satellite in tutta Italia, in modo da agevolare le coppie in procinto di affrontare il percorso della PMA dando loro la possibilità di rivolgersi al Centro SISMeR più vicino senza dover affrontare lunghi viaggi e onerose spese logistiche.

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