Coronavirus, funerale in diretta Facebook : "L'ho fatto per chi gli voleva bene"
Romano era molto conosciuto. Arbitro internazionale e giudice di atletica leggera è deceduto in piena emergenza Coronavirus. Il figlio ha chiesto e ottenuto di poter realizzare una diretta su Facebook delle esequie
Romano era molto conosciuto. Arbitro internazionale e giudice di atletica leggera è deceduto nella sua abitazione domenica 8 marzo, in piena emergenza Coronavirus; suo figlio Luca ha chiesto e ottenuto di poter realizzare una mini-diretta su Facebook delle esequie: "Sono arrivati messaggi di cordoglio da moltissime persone e federazioni, noi siamo friulani, ma solo la sorella di mio padre è potuta venire a Bologna, abbiamo parenti anche a Napoli. Per via del suo ruolo nello sport, era conosciuto in tutta Italia, così mi è venuta l'idea", ha detto a Bologna Today.
Luca ha chiesto al sacerdote passionista del cimitero della Certosa di poter realizzare una breve diretta dalla camera ardente e della benedizione funebre, come previsto dal decreto Coronavirus, che vieta anche i momenti religiosi con assembramento di persone: "Ci ha fatto un grosso regalo, ha detto sì. Non è mia abitudine rendere noti i fatti personali sui social, ma questo è un periodo particolare e volevo raggiungere chi gli ha voluto bene e lo ha stimato durante la sua vita che ha dedicato all'atletica. Ora, ha raggiunto mio fratello Marco, morto nel 1992 a 16 anni". Romano aveva trascorso diverse settimane in ospedale. Dopo aver vissuto per 40 anni a Botteghino di Zocca, Luca, proprio a causa della patologia, aveva fatto sì che i suoi genitori si trasferissero a Bologna: "In una casa più comoda, con l'ascensore e priva di barriere architettoniche".
Luca, secondo te come è stata presa questa iniziativa? "Non mi interessa quello che dice la gente, è stato fatto nel rispetto del rito, del luogo e della persona, ci sono arrivati messaggi e cordoglio, oltre che da Fidal - Federazione Italiana Atletica leggera - anche da chi in quel mondo è entrato con mio padre e grazie a lui, quindi l'ho fatto per chi gli voleva bene".
Luca, insieme alla moglie, gestisce anche un chiosco di fiori davanti al cimitero della Certosa: "In 5 anni ho consegnato più di 500 composizioni funebri alle camere ardenti, ora siamo chiusi per l'emergenza coronavirus. E' un brutto momento, i miei genitori sono stati sposati per 55 anni, ora la mamma non può neanche uscire di casa per svagarsi un po'".