Elezioni, Michele Facci (Lega): “Lepore assessore da 10 anni. Bologna ora chiede rinnovamento”
INTERVISTA-Il consigliere regionale e candidato alle amministrative fa delle previsioni sulle comunali e illustra obiettivi e battaglie principali
Michele Facci, consigliere regionale della Lega. E’ candidato alle amministrative del 3-4 ottobre. A pochi giorni dalle urne l'intervista e le previsioni su affluenza e voto: "Il ponte di San Petronio non aiuta, ma i bolognesi sapranno scegliere il nuovo".
Ci siamo quasi: ultima settimana prima del voto. Come valuta in generale questa campagna elettorale e cosa pensa del risultato che si potrebbe ottenere alle urne? Un esito scontato? Cosa si aspetta dai quartieri
"Il risultato delle elezioni non è affatto scontato, soprattutto perchè il candidato di centrosinistra è stato per 10 anni assessore di questa città, e quindi con un ruolo attivo nelle scelte di campo dell'amministrazione Merola. Sentire parlare Lepore oggi di sicurezza e di degrado, dopo che per anni lui e la sua Giunta hanno colpevolemente sottovalutato questa problematica, è quasi offensivo per i cittadini".
Cosa pensa del candidato Fabio Battistini e cosa pensa sia emerso dai suoi interventi sui temi più sentiti da parte della città?
"Battistini è il classico esempio di persona realmente civica, che coinvolge ed interessa. E' fuori dai soliti clichés di politici cresciuti 'in batteria', è veramente il candidato della 'porta accanto'. Con l'aggiunta che è un figlio di Bologna e che conosce perfettamente le dinamiche sociali, economiche e commerciali che caratterizzano la città. Sarà sicuramente - come lui stesso si definisce - un piacevole imprevisto, i bolognesi lo stanno ampiamente apprezzando". Qual è l'obiettivo della Lega in questa tornata elettorale? Quali le battaglie più importanti da portare avanti in questa città e quali gli errori più grossi fatti dalle passate amministrazioni?
"La Lega è un movimento politico sempre più rappresentativo delle varie fasce sociali, delle categorie, e si rivolge a tutti, specie a quelli esclusi dal sistema di potere e clientelare che contraddistingue da decenni questa città: oggi chi chiede discontinuità sulle politiche più impattanti (la sicurezza, la mobilità e le infrastrutture, la gestione del welfare e della sanità pubblica), si rivolge alla Lega quale soggetto politico autorevole capace non solo di ascoltare ma anche di tradurre in azioni concrete propositive un disagio sociale sempre più diffuso".
Tanti candidati giovani e giovanissimi. Secondo lei la politica si sta svecchiando? Quali i temi più sentiti dagli under 20?
"Vero, sono tanti i giovani che stanno tornando ad interessarsi alla vita politica, e questo non può che essere positivo, segno di un ritrovato affetto per il proprio territorio. Anche per questo la Lega, al cui interno vi sono numerosi giovani, ha deciso di dare il maggior spazio possibile ai propri candidati, a cominciare dai quartieri della città. I giovani chiedono alla politica una particolare attenzione alle proprie istanze, a partire dagli spazi di aggregazione, degli impianti sportivi, del supporto nel difficile passaggio al mondo del lavoro. Ma anche una tutela di fronte alle insidie dei tempi di oggi: il fenomeno delle baby gang, il cyberbullismo, le nuove droghe".
Una previsione sull'affluenza? Un appello al voto?
"Il ponte di San Petronio non aiuterà l'affluenza, ma sono certo che i bolognesi sapranno scegliere da tra chi si propone come il nuovo - senza però esserlo veramente, in quanto compromesso con la vecchia gestione Merola - e chi la novità la sa interpretare a pieno titolo. Nonostante un'apparente indifferenza, a Bologna continua ad esserci una profonda volontà di rinnovamento.
E la Lega, insieme al candidato civico Fabio Battistini, questa volontà è capace di intercettarla e valorizzarla".