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Elezioni Bologna 2021

Dalla corsa alle primarie, alle domande dei lettori sulle problematiche calde. Intervista a Matteo Lepore

Rush finale della corsa alle primarie. Abbiamo rivolto alcune domande all'assessore Lepore, sfidante di Isabella Conti per l'investitura a candidato del centrosinistra, che per l'occasione ha anche risposto ai quesiti lanciati dai lettori di BolognaToday, in cerca di risposte concrete sulla risoluzione di alcune problematiche calde in città

Rush finale di questa corse alle primarie di centrosinistra, che ha visto spesso toni accesi tra i due candidati, Matteo Lepore, dirigente Pd e già assessore del comune di Bologna, e la sfidante Isabella Conti, che il 'partitone' l'ha lasciato per approdare in italia Viva (dal quale oggi prende le distanze professandosi libera e "Isabelliana", altro che 'renziana', ndr).

L''incursione' alle primarie di un elemento esterno ai dem come la sindaca di San Lazzaro, ha scosso i democratici e creato fratture interne, e ora che l'appuntamento alle urne è imminente (domenica 20 giugno, qui tutte le info) non resta che attendere il responso e poi vedere come cambieranno gli equilibri. 

Abbiamo rivolto alcune domande all'assessore Lepore, che per l'occasione ha anche risposto ai quesiti lanciati dai lettori di BolognaToday, in cerca di risposte concrete sulla risoluzione di alcune problematiche calde in città.

Partiamo dalla campagna per le primarie. Toni accesi. A partire dal rapporto con la sua 'rivale', Isabella Conti, che è arrivata a chiederle pubbliche scuse. Vogliamo dissotterrare l'ascia di guerra e chiudere la corsa con un messaggio distensivo e cordiale nei confronti della sua avversaria? 
 Stiamo facendo delle belle primarie e ci stiamo confrontando sui contenuti. Ci siamo già chiariti su quell’episodio. Ho posto una questione politica e tale vorrei venisse considerata senza girarci attorno. Conosco Isabella fin da quando eravamo ragazzi e sa che ho stima di lei. La invito solo a fare attenzione alle avance del centrodestra che tenta di inquinare la nostra discussione, non riuscendo a esprimere una propria idea di città né un candidato. 

Invito isabella a fare attenzione alle avance del centrodestra che tenta di inquinare la nostra discussione, non riuscendo a esprimere una propria idea di città né un candidato 

Tra le fila del Pd, suo partito, c'è chi ha dichiarato appoggio alla candidatura di Conti invece che la sua. In sincerità, i vari 'endorsement' l'hanno amareggiata?

Porto avanti un’idea di Bologna progressista e democratica. Mi sono confrontato con migliaia di persone in oltre 420 incontri da settembre. Sono contento del percorso fatto, dal quale ho imparato tanto come si deve fare dall’ascolto. Questa è la cosa più importante, il resto del chiacchiericcio conta poco.

Dovesse vincere le primarie. Quale avversario di centrodestra non vorrebbe dover sfidare e perchè? 

In questa fase dobbiamo scegliere il migliore interprete del pensiero e dell’idea che il centrosinistra ha per la città di Bologna. Il centrodestra farà le proprie valutazioni e quando sapremo chi sarà il candidato sindaco lo affronteremo su temi e programmi. Lascio a loro la scelta. 

Se diventasse sindaco, avendo fatto parte della squadra Merola ci si aspetta da lei una politica di continuità con l'attuale amministrazione. Ci sono invece punti sui quali cambierebbe direzione e perchè?  

Bologna è riconosciuta dai propri abitanti come la migliore città di Italia per qualità di vita. Un segno concreto di tutto quello che è stato fatto in questi anni. Credo che si debba proseguire in questa direzione, con l’aspirazione e l’impegno per migliorare sempre. In questa fase post pandemia sono convinto che si debba riservare ancora più attenzione alle persone fragili, che hanno più bisogno di aiuto che mai. E tra questi ci sono i ragazzi, per i quali dobbiamo immaginare luoghi e opportunità, ma soprattutto occasioni per intercettare il loro disagio prima che diventi un problema grave. Per questo ho proposto la figura dello psicologo di quartiere.

Il mandato del nuovo sindaco coinciderà con un periodo delicato. La ripartenza post pandemia. Quali sarebbero le sue priorità d’azione

Rafforzare la medicina di prossimità con le nuove Case delle Salute e con figure come l’infermiere, il fisioterapista e lo psicologo di quartiere. E poi intervenire sul fronte occupazione, soprattutto quella femminile che ha pagato di più il peso della pandemia. Infine, sul fronte ambientale, avviare i lavori per i 6 nuovi parchi, inclusi nel progetto «impronta verde».

Bisogna rafforzare la medicina di prossimità con le nuove Case delle Salute e figure come l’infermiere, il fisioterapista e lo psicologo di quartiere

Dalla corsa alle primarie, alle domande dei lettori sulle problematiche calde. Intervista a Isabella Conti 

Cosa chiederesti al futuro sindaco di Bologna? I quesiti dei nostri lettori e le risposte di Matteo Lepore

Maggiore pulizia e lotta al degrado in città. Quale la sua ricetta? 

Incentivare il recupero di aree degradate e dismesse attraverso progetti culturali e sociali che coinvolgano i giovani e creino opportunità di aggregazione, di formazione professionale e di lavoro. Gli spazi vanno riconsegnati alla città: una città viva, aperta, inclusiva, orgogliosa e attenta.

Lotta al traffico e allo smog.
Quali sarebbero i principali interventi che farebbe se venisse eletta?

Città a 30km/h, rafforzamento del trasporto pubblico in tutta l’area metropolitana per diminuire radicalmente l’abitudine all’uso delle macchine, strade scolastiche pedonali.

Più sicurezza per la città di Bologna, cosa si può fare di più e meglio sul tema?

Con me saranno effettivamente in funzione gli strumenti di videosorveglianza già approvati da questa giunta e non ancora implementati, illuminazione pubblica e maggiore collaborazione nei quartieri, nelle zone di Bologna tra l’Amministrazione e le forze dell’ordine saranno fondamentali; resta il tema di fondo: bisogna affrontare  le questioni risolvendole all’origine.

No al tram.
Cosa risponde a chi lo chiede?

Il tram è una infrastruttura necessaria per la città. Non solo per decongestionare il traffico, ma in generale per dare una spinta decisiva alla transizione ecologica che porta Bologna, oggi, nel futuro . Certo, come per tutti i grandi progetti infrastrutturali c’è bisogno di una discussione lucida e attenta, di ascoltare e comprendere, di continuare a cercare ogni soluzione migliorativa fino alla posa della prima pietra e anche oltre.

Sistemare "una volta per tutte" la situazione della zona universitaria.
Confida nel fatto che la zona possa realmente trovare il suo equilibrio e come?

Non servono le camionette della polizia e le transenne, servono proposte alternative, serve cultura e presenza positiva. Faccio l’esempio di Piazza Verdi: diverrà, grazie all’accordo con la Fondazione del Teatro Comunale e ad un ingente finanziamento, il foyer del Teatro. Bologna Estate in quella piazza è solo un primo passo in quella direzione.  Ecco come si affrontano le questioni, con visione, accordo e risorse. La ricetta con cui Bologna nei secoli è diventata quella che è.

In zona U Non servono le camionette della polizia e le transenne, servono proposte alternative, serve cultura e presenza positiva

Progetti per incentivare la cultura.
Qualche lettore propone alcune idee come un "progetto sulla riapertura del canale di via Riva di Reno in un’area verde, una sorta di naviglio, di cui già si era parlato qualche volta" e "un progetto di riqualificazione di una zona come il Dumbo per la costruzione di un centro o dei cantieri culturali per lo sviluppo dell’arte". Lei da cosa partirebbe per dare un'accelerata al settore?

Il tema dei canali navigabili mi sta molto a cuore ed è un progetto che intendo portare avanti nei prossimi anni; ma bisogna leggerlo nel quadro generale: Bologna avrà un reticolato di cammini, di percorsi ciclabili, di corridoi verdi, indispensabile per connettere persone e idee. Ecco perchè mi piace citare la valorizzazione delle aree collinari e delle ville storiche come luoghi di cultura per eventi e iniziative aperte alla cittadinanza: Dai colli alla pianura, anche attraverso le infrastrutture nel verde o dedicate alla nuova mobilità sostenibile o digitali, vogliamo che circoli sempre più liberamente la linfa creativa della città.

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Esperienza sul territorio, breve bio di Matteo Lepore 

Nato a Bologna nel 1980, diplomato al liceo classico Galvani, è laureato in Scienze Politiche. Ha conseguito il diploma al Master in Relazioni Internazionali dell'Università Bologna e il diploma al Master in Edilizia e Urbanistica promosso dal Sole 24 ore e dall'Istituto nazionale di Urbanistica. Si è diplomato al Master in Economia della Cooperazione dell'Unibo.

Ha svolto l'attività di consulente e project manager nel campo dell'associazionismo e dell'impresa culturale partecipando allo sviluppo di alcuni progetti nella città di Bologna, con particolare riferimento al campo del marketing territoriale e all'organizzazione di eventi.

Dal 2008, fino a maggio 2011, è responsabile dell’Area Sviluppo territoriale, innovazione e internazionalizzazione di Legacoop Bologna. 

Nel 2010 ha fatto parte del Comitato tecnico organizzatore della missione della città di Bologna presso l'EXPO 2010 di SHANGHAI.  

Dal 1999 al 2009, fa parte del Consiglio di quartiere Savena, ricoprendo l’incarico di vicepresidente. Dalla fondazione del Partito democratico è coordinatore dei circoli del Pd di Savena.  

Ricopre l'incarico di assessore Economia e promozione della Città, Turismo, Relazioni Internazionali, Agenda Digitale nel mandato amministrativo 2011 - 2016.

Da febbraio 2017 ricopre, su delega del Sindaco, il ruolo di Presidente del Comitato di indirizzo della Destinazione Turistica Metropolitana.

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