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Scavi, a Imola emersa una tomba villanoviana: stop ai lavori

A lavoro gli archeologi della Soprintendenza, che stanno recuperando una tomba con urne cinerarie e oggetti in bronzo

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Un ritrovamento che blocca il cantiere. Da qualche giorno sono stati interrotti i lavori per il completamento del sottopassaggio
ciclopedonale di Pontesanto a Imola e delle opere connesse per il ritrovamento di una tomba del periodo
villanoviano venuta alla luce nello scavo della rampa vicino alla sede della CTI.
Come rende oto il Comune di Imola, sono al lavoro gli archeologi della Soprintendenza, che stanno recuperando una tomba con urne
cinerarie e oggetti in bronzo. 
Il fermo potrebbe durare un paio di settimane. Il cantiere era già stato oggetto di rinvenimenti archeologici anche durante i primi rilievi.
"Non è escluso che alla ripresa degli scavi per realizzare la rampa emergano nuovi reperti, essendo la zona nell’antichità area cimiteriale" si legge nella nota "La nuova pista ciclopedonale con il sottopassaggio per collegare Pontesanto alla rete ciclabile del resto della città comporta un investimento pari a 1,1 milioni di euro".

Cultura villanoviana

E' il nome convenzionale e moderno della fase più antica della civiltà etrusca che si sviluppò tra gli inizi del I millennio a. C. (Età del Ferro) fino agli ultimi decenni dell'VIII secolo a. C. Fino ad allora sconosciuta, questa cultura venne portata alla luce e identificata da Giovanni Gozzadini fra il 1853 ed il 1856 grazie agli scavi effettuati - a seguito di un ritrovamento fortuito - nel podere Camposanto alle spalle della Chiesa di Santa Maria delle Caselle tra Castenaso e San Lazzaro, che portarono alla scoperta dei resti di una vasta necropoli a incinerazione e a inumazione. Il termine ''Villanoviano'' venne scelto da Gozzadini ispirandosi al nome della sua tenuta, situata poco distante nella località oggi conosciuta come Villanova di Castenaso.

I reperti archeologici relativi all'epoca villanoviana ritrovati nel corso del tempo sul territorio sono ospitati in sedi diverse:

-per quanto riguarda gli scavi nell'area tra Castenaso e San Lazzaro: quelli scoperti da Gozzadini passarono dopo la sua morte alla Biblioteca dell'Archiginnasio per poi confluire nelle raccolte del Museo Civico Archeologico di Bologna che tuttora li ospita; i reperti frutto di campagne di scavo più recenti (1988) in un lembo superstite della necropoli sono presentati in un'apposita sezione del Museo della Preistoria di San Lazzaro di Savena; gli ultimi eccezionali ritrovamenti (2007) in frazione Marano di Castenaso sono diventati il fulcro del MuV- Museo della Civiltà Villanoviana di Castenaso

Inoltre, a Bazzano sono conservati i reperti di alcune tombe del Villanoviano orientalizzante di Casalecchio; a Budrio i reperti dalla necropoli e dall'insediamento villanoviano di Castenaso; a Imola, nella sala dedicata al villanoviano imolese sono esposti, dalla necropoli di Pontesanto, i  calchi di due tombe così come furono riportate  alla luce nel momento dello scavo e  i materiali  restaurati dei loro corredi. (fone: Città Metropolitana)

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