Luogo di pace, bellezza e generosità. Ecco dove nascerà il primo Social Resort d’Italia | VIDEO
“Quando mio fratello, che era proprietario di questa azienda agricola, è mancato i miei genitori hanno pensato di donare questa struttura per fini socialmente utili”, così racconta Cecilia Veronesi, aprendo le porte della residenza dive è stato illustrato l'ambizioso progetto
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Tanta emozione, tanto lavoro e voglia di dare nuova vita al Podere Vignola dei Conti a Prunarolo di Vergato. È così che nell’azienda agricola di 42 ettari che era di proprietà della famiglia Veronesi, arroccata sull’Appennino bolognese, è nato il primo Social Resort d’Italia.
Il progetto è stato pensato da WeAreHomies, realtà del territorio bolognese da anni impegnata nell’ambito dell’inclusione sociale, dell’accoglienza e della psicopedagogia, affiancata dal Comune di Vergato, dell’Unione dei Comuni dell’Appennino e di Asp Città di Bologna.
La donazione della famiglia Veronesi
“Quando mio fratello Alberto, che era proprietario di questa azienda agricola, è mancato i miei genitori hanno pensato di donare questa struttura per fini socialmente utili. Adesso i miei genitori non ci sono più, ma sono sicura che come me sono molto, molto, molto contenti della finalità con la quale questa iniziativa è stata avviata”, ha spiegato Cecilia Veronesi, che ha portato a termine la generosa donazione.
Da qui è partito il percorso, curato da Asp Città di Bologna, per reperire progetti adeguati attraverso un bando. È qui che è entrata in gioco WeAreHomies con il proprio Social Resort, il quale potrà contare su 4 appartamenti e 4 suite dotate di bagno, che potranno ospitare fino ad una cinquantina di persone. Nella struttura, già pronta, nascerà anche un agriturismo e l’azienda agricola riprenderà vita.
“L’azienda ha una grande superficie agricola e produttiva che permette di creare percorsi di sviluppo basati sulla realtà agricola e sui bisogni delle persone. Abbiamo oltre 40 ettari divisi a metà tra seminativo e bosco. Il bosco verrà gestito creando una filiera di produzione del legno per alimentare gli impianti di riscaldamento di tutta la struttura. Un’altra parte verrà gestita in modo estensivo e coltivata a cereali e foraggi e altre superfici più piccole verrà destinata alla coltivazione di piante officinali e aromatiche”, spiega Lorenzo Bobbià, agronomo e titolare della società agricola Vignola dei Conti che insieme a WeAreHomies ha dato vita al Resort Sociale.
Il verde e la bellezza per rinnovarsi e respirare il proprio futuro
E proprio la quiete e la bellezza dell’Appennino creano l’atmosfera ideale per dare la possibilità agli ospiti di ricominciare. “Si tratta di un’idea ambiziosa che però affonda le radici in un concetto molto semplice: nel verde e nella bellezza è più facile rinnovarsi e respirare il proprio futuro. Donne e uomini con un passato complicato potranno ripartire da qui, seguite con attenzione e cura, per auto-determinarsi e costruirsi un domani migliore”, spiega Mita Piamonte, psicologa e psicopedagogista, presidente di WeAreHomies che nasce dalla Cooperativa Loto Dorato. L’idea è di formare gli ospiti che temporaneamente troveranno casa al Podere Vignola dei Conti, sperando che qualcuno di loro decida di fermarsi ad abitare nell’Appennino bolognese.
Entusiasta dell’iniziativa è anche la presidente di Asp Città di Bologna, Adele Mimmi, che sottolinea l’importanza di “costruire cammini e percorsi per le persone” grazie a realtà come quelle del Social Resort destinate ad ospitare persone vittime di violenza, genitori single con i figli, migranti e altre persone in difficoltà.
“Fin dalla donazione fatta dalla famiglia Veronesi, come amministrazione ci siamo impegnati nel mantenere un colloquio con Asp, comprendendo le grandissime potenzialità che tale struttura può dare a livello sociale”, ha sottolineato il sindaco di Vergato, Giuseppe Argentieri, per il quale l’inaugurazione del social resort è “un traguardo sia per la dignità delle persone coinvolte, sia per quanto riguarda il percorso che la comunità sostiene economicamente”. “È un progetto, quello del resort incastonato nel verde e con la giusta quota di privacy, che vuole portare autonomia sociale, di dignità e lavorativa alle persone che lo abiteranno e anche sostenibilità per la struttura” ed è “una grande opportunità per il nostro Comune e per questo ringrazio ancora gli attori che si sono impegnati – aggiunge -che hanno compreso innanzitutto le potenzialità del progetto e che si sono impegnati in questa operazione che prende il via oggi e di cui, sono convinto, apprezzeremo i risultati”.
Di “risposta a bisogni ed esigenze che stanno nascendo anche in Appennino ma non solo” parla Mauro Fabbri, sindaco di Castiglion de Pepoli che è intervenuto in rappresentanza di Città metropolitana di Bologna. “Il ripopolamento dell’Appennino passa anche dall’essere accogliente e accogliere le fragilità – conclude – è un nostro obiettivo”.