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Anarchici in corteo contro il carcere duro ad Alfredo Cospito. Scritte e vetrine danneggiate in centro | VIDEO

Al militante anarchico, autore di un attentato che non fece morti né feriti, lo scorso lunedì è stato confermato il regime di 41bis nel carcere di Sassari

Un corteo di circa cento anarchici ha sfilato per le strade del centro città, tallonato dalla polizia in assetto antisommossa. I manifestanti si sono ritrovati in Piazza Verdi attorno alle ore 19 per poi sfilare in corteo a partire dalle ore 19.30. Dapprima in via Zamboni, il corteo si è poi spostato in via delle Moline, in via Irnerio e in altre zone limitrofe. Lungo il percorso sono state dipinte sui muri delle scritte contro il regime di carcere duro, contro le forze dell’ordine e contro lo Stato. All’altezza di via Irnerio sono state inoltre danneggiate due vetrine.
Sempre riferibile al movimento anarchico l'azione di solo pochi giorni fa, quando  alcune persone avevano occupato una gru in segno di protesta. 

Cospito e il 41-bis

Lo scorso lunedì 19 dicembre il tribunale di Roma ha confermato la reclusione in regime di 41-bis per Alfredo Cospito, l’anarchico autore di un attentato nel 2006 ad una caserma dei Carabinieri di Fossano, in Piemonte, che non aveva causato né morti né feriti. Dallo scorso ottobre, Cospito è in sciopero della fame contro la misura di costrizione. Dopo i primi due livelli di giudizio, la Corte di Cassazione aveva confermato le condanne, decidendo però per il 41-bis dopo aver cambiato il capo d’accusa in “strage contro la personalità interna dello Stato”.

Da anni al centro di numerose contestazioni, il regime di 41-bis - detto anche ‘carcere duro’ - è solitamente previsto per i detenuti appartenenti a organizzazioni criminali come, ad esempio, le mafie. Fu a tal proposito introdotto nel 1992 con lo specifico scopo di impedire che ci fosse comunicazione tra i detenuti e l’organizzazione criminosa di appartenenza. 

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