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Cronaca Pilastro

Violento pestaggio al Pilastro: “È un ghetto, ce ne andiamo per il bene dei nostri figli”

Trenta giorni di prognosi per Giuseppe picchiato vicino casa di rientro dal Pride. Ad aggredirlo un gruppetto di sconosciuti

Immaginate di tornare a casa dopo essere usciti con due amici. Immaginate di aver passato una bella giornata, di non doversi svegliare presto il giorno dopo per andare a lavoro, e di avere una vacanza già in programma per l’imminente periodo di ferie. Immaginate, ora, di venire aggrediti da cinque persone nel cuore della notte, violentemente, e per motivi ancora tutti da chiarire. Questa è la storia di Giuseppe (il nome è di fantasia). Giuseppe, lo scorso 1° luglio, ha partecipato al Pride di Bologna in compagnia di due amici. Una volta salutati, ha preso l’autobus per tornare al Pilastro, quartiere dove ha da poco comprato casa insieme alla compagna Sofia (anche qui, il nome è di fantasia). Giuseppe e Sofia con i loro bambini progettano un futuro insieme qui, a Bologna.

aggressione Pilastro

Giuseppe è frastornato, confuso. All’Ospedale Maggiore, dove lo ha portato l’ambulanza la notte tra l’1 e il 2 luglio, dice che forse è caduto dall’autobus, o peggio è stato investito. Avvisa le forze dell'ordine dell'accaduto e in seguito riesce a ricostruire, anche grazie alle immagini di alcune telecamere della zona, che dopo uno scambio di battute con gli aggressori viene picchiato. Barbaramente picchiato: mandibola fratturata, tibia fratturata, perone fratturato, rottura dei legamenti della caviglia sinistra e varie escoriazioni, di cui una piuttosto profonda sulla gola. Un’aggressione che dura per due interi minuti, un tempo lunghissimo. Né Giuseppe né Sofia riconoscono gli aggressori, due uomini e tre donne. Vivono al Pilastro da un anno, ma lavorano tanto e passano poco tempo in quartiere. I due uomini, incitati dalle donne, prima stendono Giuseppe con un pungo in volto, poi si accaniscono sulla sua gamba sinistra, spezzandola. Ignoti sarebbero i motivi, a scopo di rapina o questioni forse futili ipotizza Giuseppe.

aggressione Pilastro 6

E mentre si cerca di far luce sull'episodio in Giuseppe e Sofia rimane il sentimento di inquietudine: “Questo quartiere è un ghetto” dice lui, che per i figli si augura un luogo migliore in cui crescere: “Da qui ce ne andiamo, non voglio che prendano strade sbagliate in futuro”.

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