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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Ressa di auto davanti alle scuole, Ara: "Più comunicazione, multe non bastano"

L'assessore alla scuola intende informare meglio i genitori sulle alternative all'accompagnamento con l'auto

Una migliore campagna di comunicazione, perché le multe -da sole- evidentemente non bastano a far cambiare le abitudini e le esigenze delle famiglie. Il tema è quello delle auto davanti alle scuole, che in corrispondenza degli orari di inizio e fine delle lezioni vengono parcheggiate a decine, a volte anche in tripla fila, per portare e riprendere i figli dagli istituti.

Questa mattina se ne è parlato in Comune dove questa mattina si è fatto il punto sui progetti del Pedibus in commissione Mobilità. E l'assessore alla scuola Daniele Ara ha fatto le sue osservazioni. Certe mattine di fronte a certe scuole "assistiamo a situazioni non da Paese civile", ammette Ara, osservando però subito dopo che la soluzione non sono solo le multe, ma appunto i progetti di accompagnamento senza mezzi di trasporto, come appunto il Pedibus.

"Vorremmo lavorare di più sulla comunicazione della Polizia locale, che ogni tanto arriva e fa le multe sulle triple file. Deve farlo, perché ci sono situazioni che non sono da Paese civile", premette l'assessore.

"In quel momento, però, oltre alla multa si potrebbe dare la comunicazione che nella scuola c'è un servizio Pedibus. Io sono qui per controllarti, ma anche per farti capire che in zona hai dove parcheggiare e fare l'ultimo chilometro con altri genitori e bambini", immagina Ara. A Bologna il Pedibus è disponibile in 27 scuole, conta 36 linee attive alle quali sono iscritti circa 400 bambini.

Cosa sono i pedibus e i bicibus

Si tratta di un gruppo di bambine e bambini che vanno a scuola insieme a piedi o in bicicletta, accompagnati da alcuni genitori o volontari di associazioni del territorio, che svolgono la funzione di “autisti”. Come per uno scuolabus, c’è un percorso con fermate, orari fissi e un regolamento da seguire.
Ogni scuola può avere più linee di pedibus e bicibus che accompagnano gli studenti in tempo per l’inizio delle lezioni.

Si tratta di un progetto di comunità rivolto alle scuole primarie (con possibilità di estensione alla scuola dell’infanzia), di cui studenti, famiglie e scuole sono protagonisti, per un cambiamento delle abitudini di mobilità, da realizzare in forme e modi che si mantengano nel tempo e per diffondere la ciclopedonalità (pedibus e, dove è possibile, anche bicibus), verso un vero e proprio cambiamento culturale.

Come nasce un pedibus o un bicibus

Un pedibus o un bicibus nasce per iniziativa della Scuola e dei genitori che, con il supporto di operatori del Comune e dei Quartieri, predispongono insieme percorsi, fermate e tutto ciò che si ritiene utile per la sicurezza dei partecipanti.

Come funzionano

Al capolinea o alla fermata più comoda, all’orario stabilito, i bambini trovano i loro compagni e i genitori che fungono da autisti. Il pedibus o il bicibus parte e alle fermate successive accoglie gli studenti in attesa.
Il percorso può prevedere anche l’attivazione, all’interno della scuola, di laboratori di educazione alla sicurezza stradale e alla mobilità scolastica sostenibile, finalizzati a rendere i bambini più consapevoli e protagonisti di questa esperienza.

Perchè il pedibus e i bicibus

Il pedibus e i bicibus sono innanzitutto una scelta comoda per le famiglie che vi partecipano, un cambiamento nell’organizzazione mattutina che presenta almeno due vantaggi:

  • la collaborazione con gli altri genitori fa sì che non si debba accompagnare i figli a scuola tutti i giorni e, per chi di solito usa l’auto anche per andare a lavoro, è davvero comodo evitare il traffico di avvicinamento alla scuola
  • una scelta ecologica e salutare, che fa bene alla comunità, ai genitori e ai bambini: oltre a ridurre il traffico e le emissioni inquinanti, offre l’opportunità di essere fisicamente attivi, di stare insieme ai compagni, di diventare pedoni più consapevoli e competenti e di conoscere meglio il proprio quartiere.

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