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Cronaca Reno / Via Emilia Ponente, 307

Bomba a Borgo Panigale, concluso lo spolettamento

Le operazioni su greto del fiume Reno si sono svolte regolarmente. Riaperti accesso e viabilità alla Zona rossa

Si sono concluse le operazioni di estrazione della spoletta, e la bomba è pronta per essere traposrtata e fatta esplodere. Prosegue il disinnesco dell'ordigno bellico della seconda guera mondiale, rinvenuto durante dei lavori sul greto del fiume Reno, al Ponte Lungo di Borgo Panigale. Il residuato è stato estratto dalla sua sede e ora è in viaggio per Pianoro, dove in una cava allestita appositamente dai reparti del Genio militare dell'Esercito, l'ordigno verrà fatto brillare definitivamente.

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L’ordigno disinnescato è stato, quindi, trasportato in area priva di insediamenti ed infrastrutture, la cava “i laghi”, sita in località osteriola, strada provinciale fondovalle savena n. 23, nel comune di Pianoro. Durante la terza ed ultima fase l’ordigno è stato interrato in una buca della profondità di circa 5 metri realizzata con mezzi speciali del Genio e fatta brillare a distanza dagli artificieri dell’Esercito.

"Le operazioni di rimozione dell'ordigno bellico in zona Pontelungo si sono concluse verso le 12.30 quando è stata ripristinata la viabilità. Nella zona interessata -comunica il Comune- non è più in vigore la "danger zone"".

Si tratta di una bomba d'aereo americana del secondo conflitto mondiale del peso di circa 1000 libbre (poco meno di 500 kg) che al suo interno contiene circa 270 Kg di alto esplosivo (tipo Tritonal, miscela di TNT e alluminio metallico in polvere). Il corpo bomba è lungo 130 cm, il diametro massimo misurato 48 cm e lo spessore dell’involucro 13 mm; il residuato bellico verrà neutralizzato attraverso la rimozione dei sistemi di innesco “spolette” per il successivo trasporto nel sito di brillamento finale.

Il Team E.O.D. del Genio (acronimo di Explosive Ordnance Disposal, in italiano Bonifica Ordigni Esplosivi) ha identificato i sistemi di attivazione, spoletta di coda e di naso ancora attive durante la messa in sicurezza dell’ordigno avvenuta subito dopo il ritrovamento.

Non è la prima volta che lungo il corso del fiume Reno vengono ritrovati ordingni bellici inesplosi. Nell'agosto 2015 un altro residuato fu rinvenuto e fatto brillare al termine di medesime operazioni.

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