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Cronaca

Bretella Reno-Setta. I Sindaci: "Non usateci per fini elettorali"

La dichiarazione congiunta di tutti i sindaci del primo Appennino bolognese

Altolà dei sindaci di centrosinistra sulla bretella Reno-Setta, progetto ripreso con decisione dal nuovo Governo di Giorgia Meloni.

Con una dichiarazione congiunta, i primi cittadini di Alto Reno Terme, Camugnano, Castel D'Aiano, Castiglione dei Pepoli, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Marzabotto e Sasso Marconi, rispettivamente Giuseppe Nanni, Marco Masinara, Franco Ronchetti, Franco Rubini, Maurizio Fabbri, Sergio Polmonari, Valentina Cuppi e Roberto Parmeggiani, si dicono "sconcertati nell'aver ricevuto l'invito, senza preavviso, a un incontro con il viceministro alle Infrastrutture", Galeazzo Bignami, "che non prevedeva la partecipazione di Regione e Città Metropolitana e senza alcuna convocazione istituzionale da parte del ministero stesso". Lo riporta l'agenzia Dire.

"Ci chiediamo- proseguono i sindaci- a cosa possa servire una tale riunione, quando due organi di governo decisivi per la realizzazione di quest'opera, come ribadito anche nell'odg di Fratelli d'Italia", il testo di Beatriz Colombo approvato dalla Camera, "vengono esclusi, e in assenza di alcuna novità di rilievo da presentare".

"Noi sindaci, teniamo a ribadirlo con grande chiarezza- scrivono ancora- siamo a disposizione del Governo quando si tratta di parlare dei problemi dei cittadini e del territorio e soprattutto per risolverli, sempre con la massima collaborazione istituzionale, fondamentale per dare risposte concrete. Non nascondiamo la preoccupazione poi, nel leggere nell'ordine del giorno già citato e in articoli sui giornali riferimenti a cofinanziamenti degli enti locali e/o a scelte che alla fine spetteranno ai sindaci dei territori".

"Ci sono precisi passaggi istituzionali e precise competenze in merito alle scelte di un ente rispetto a un altro. Non vorremmo che questi passaggi, che paiono marginali ma non lo sono, fossero già un modo di mettere le mani avanti e lasciare il così detto 'cerino in mano' a qualcun altro".

"Chiediamo quindi- affermano i primi cittadini dell'Appennino bolognese- che non si 'usino' i sindaci per interessi elettorali di parte, rischiando di metterli gli uni contro gli altri".

Bignami dunque "si assuma le sue responsabilità con trasparenza e correttezza: lavori con la Regione per proporre al territorio un progetto con modalità di realizzazione, finanziamenti e tempi certi: noi ci metteremo al lavoro, coinvolgeremo le comunità e non mancheremo di ringraziare chi avrà contribuito al risultato. Basta però con le dichiarazioni politiche che, dietro a qualche enunciazione che tutti condividiamo, nascondono la volontà di scaricare la responsabilità su noi amministratori".

I sindaci si dicono infine "pronti a qualsiasi confronto per il bene del nostro territorio, nelle sedi e nelle modalità più consone e corrette. Auspichiamo però che si possano correggere queste modalità, al fine di mantenere l'unità territoriale e soprattutto di raggiungere l'obiettivo di migliorare la mobilità dei cittadini dell'Appennino bolognese, senza fare speculazioni politiche". 

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