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Cronaca

Emergenza casa: “La sfida di Piazza Grande: 10 nuovi appartamenti entro Natale”

Progetto "Tutti a Casa":i proprietari in difficoltà fanno fronte alla crisi immobiliare e ridanno valore alle proprie abitazioni sfitte. Un doppio valore, non solo economico ma anche sociale

Ora che l’inverno è alle porte, Piazza Grande cerca case. Dopo il successo dell’Agenzia Sociale dell’Affitto, che in soli otto mesi ha consentito di affittare 30 appartamenti (altrimenti destinati a non fruttare) e di accogliere 130 persone in emergenza abitativa, l’associazione dei senza dimora lancia un nuovo appello ai proprietari bolognesi per trovare almeno dieci nuovi appartamenti entro Natale tra Bologna, San Lazzaro, Casalecchio, Zola Predosa e Ozzano.

Il finanziamento di 20.000 euro appena stanziato dal Comune di Bologna per il progetto “Tutti a casa” di Piazza Grande all’interno del pacchetto anti-crisi testimonia la riuscita di questo sistema virtuoso, decollato lo scorso marzo grazie al sostegno della Fondazione del Monte. Con il progetto “Tutti a Casa”, infatti, i proprietari in difficoltà fanno fronte alla crisi immobiliare del mercato e ridanno valore alle proprie abitazioni sfitte. Un doppio valore, non solo economico ma anche sociale.

Quali sono i vantaggi reali per i proprietari? L’associazione Piazza Grande, con cui si stipula direttamente il contratto, garantisce contro il rischio di morosità, assicura che non siano commessi danni all’abitazione e agevola gli eventuali lavori di ristrutturazione detraendoli dal canone mensile. E oggi affittare a Piazza Grande conviene ancora di più, perché per i contratti a canone concordato inferiori o pari a 700 euro mensili il Comune ha previsto un contributo di 500 euro una tantum.

Ecco i pochi ingredienti per ridare valore a un appartamento sfitto. Un grande valore, non solo economico, perché l’ambizioso progetto dell'associazione bolognese consente a chi un tetto non può permetterselo di sentirsi finalmente a casa, creando un circolo virtuoso di benessere per la nostra città.

Intanto è  stato rinnovato in Prefettura il Protocollo di intesa per ''misure straordinarie di intervento per la riduzione del disagio abitativo'', promosso dal prefetto Angelo Tranfaglia e sottoscritto con Tribunale di Bologna, Regione Emilia-Romagna, provincia, Comuni di Bologna e Imola, Anci, Ordine Avvocati, Cgil, Cisl e Uil, Associazioni di proprietari ed inquilini, Fondazioni Bancarie e Istituti di Credito.

L'accordo proroga sino al 31 dicembre 2014 le misure sottoscritte dalle parti il 30 ottobre 2012. Il Fondo di Salvaguardia, messo a disposizione dalla Regione, continuerà ad essere gestito dalla Provincia e destinato all'erogazione dei contributi a fondo perduto in favore degli inquilini in possesso dei requisiti previsti dal Protocollo. Per il pagamento della restante percentuale di morosità non coperta dal contributo a fondo perduto, l'inquilino potrà continuare a rivolgersi agli Istituti bancari che hanno aderito al Protocollo, chiedendo l'apertura di una linea di credito che copra fino ad un massimo del 50% della somma residua, credito che sarà garantito dal Fondo di garanzia messo a disposizione dalle Fondazioni bancarie aderenti. Il Prefetto - spiega una nota della Prefettura - ha auspicato che il rinnovo di tali misure, insieme all'applicazione della disposizione del decreto legge 102/2013, che istituisce presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli, prevedendo nel contempo l'adozione da parte del Prefetto della misura della graduazione dell'intervento della forza pubblica nell'esecuzione dei provvedimenti di sfratto, possano contribuire ad allentare la situazione di tensione derivante dal disagio abitativo nella provincia.

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