rotate-mobile

Consegne in ritardo e tanta fretta: l'odissea dei corrieri nella città a 30 chilometri orari | VIDEO

Così la Città 30 impatta su chi ogni giorno corre per portare pacchi e merce a domicilio: "Perdiamo troppo tempo"

Clicca qui per iscriverti al canale Whatsapp di BolognaToday

“Non ho tempo di stare a parlare, ho ancora due consegne da fare e sono in ritardo”. Prima di finire la frase Gaspare chiude la portiera del suo furgoncino con cui ogni giorno consegna acqua e bibite a domicilio e mette in moto. Poi abbassa il finestrino: “In città ora si deve andare veloci come lumache. Il risultato è che ho ancora più fretta di prima”.

"Faccio fatica a rispettare gli orari delle consegne"

A Bologna sono tante le categorie di lavoratori che stanno facendo i conti con il nuovo limite di velocità a 30 chilometri orari. L’obiettivo della Città 30 è rallentare il traffico senza impattare sui tempi di percorrenza e aumentare la sicurezza delle persone. Ma facendo un giro tra corrieri e trasportatori, nella prima settimana di controlli sulle strade la misura sembra avere avuto l’effetto opposto: tempo perso già quando si parte dal magazzino verso il centro, consegne ancora più in ritardo e fattorini che si ritrovano a correre freneticamente dietro alla tabella di marcia con l'ansia di non riuscire a spuntare ogni riga entro la fine della giornata. “Prima riuscivo a finire alle 13, ora invece nonostante il numero di consegne sia lo stesso faccio fatica a rispettare gli orari dei clienti e mi si accumula lavoro anche nel pomeriggio", racconta Costantin, giovane corriere di Brt.

L'ansia per le multe

Oltre all’ansia dei tempi c’è anche quella per i controlli, spiega un altro corriere, Marcelo Gutierrez: “Molti miei colleghi sono stati multati. La mattina e il tardo pomeriggio sono le ore di punta ed è tutto bloccato, ma noi dobbiamo continuare a consegnare. Così è impossibile lavorare bene”. E anche se il mezzo è 100% elettrico, come il motorino con cui Pasquale Cagiano trasporta pacchi per Amazon, si fatica a stare tranquilli: “In centro si è sempre andati piano, è fuori dalle mura che bisogna stare attenti. Questo mezzo va al massimo a 44 km/h, che però valgono un verbale della Locale e una giornata di lavoro regalata al Comune”.

CITTà 30, VOTA IL SONDAGGIO 

Tra furbetti e favorevoli

Giorni fa il sindaco Matteo Lepore ha aperto a eventuali aggiustamenti ma non prima di qualche settimana di monitoraggio. Adattarsi al cambiamento non è immediato e intanto c’è chi si è già fatto furbo. Come Alberto, che attraverso una chat Whatsapp riceve “da qualcuno” la lista delle strade dove e quando si dovrebbero posizionare giorno per giorno gli autovelox. Mentre la mostra dal suo smartphone commenta: “Io sono d’accordo nel controllare le strade più a rischio, ma con questa misura perdiamo troppo tempo”. Ma anche tra i corrieri c’è anche chi è più possibilista. Come Fabrizio, che lavora per Sda: “Ci sono i pro e i contro, da cittadino sono favorevole, da persona che lavora sulla strada è più complicato. Ma tanto in centro non si riesce comunque ad andare più veloci. E le consegne, per arrivare, arrivano…”.

Video popolari

Consegne in ritardo e tanta fretta: l'odissea dei corrieri nella città a 30 chilometri orari | VIDEO

BolognaToday è in caricamento