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Cronaca

Controlli speciali, dopo la Bolognina si passa al Pilastro

Lo ha detto ieri sera, nel salotto di Patrizia Finucci Gallo, il questore di Bologna Isabella Fusiello

Dopo gli interventi su piazza Verdi, piazza XX Settembre prima e soprattutto in Bolognina di recente, è il Pilastro la prossima zona di Bologna dove si concentreranno gli sforzi di presidio delle Forze dell'ordine.

Lo ha ribadito ieri sera, nel salotto di Patrizia Finucci Gallo, il questore di Bologna Isabella Fusiello. "Un'altra zona che richiede la nostra presenza è il Pilastro, è quella la prossima zona da presenziare" dopo la Bolognina oggetto in queste settimane di numerosi e ripetuti controlli interforze. Fusiello ha insistito molto sul valore della prevenzione anche con il coinvolgimento attivo dei cittadini.

"Il cittadino stesso è presidio di sicurezza", ma "se alle sette di sera diversi quartieri sono completamente al buio, e non ci sono attività commerciali" aperte, "è chiaro che quelle zone vengono abitate da persone che vivono nell'illegalità".

E in Bolognina, ad esempio, alcune aree -pur popolose- sono senza questo tipo di presidio 'sociale'. Non si risana tutto con le 'retate', però. "Io non credo molto negli arresti" che spesso "lasciano il tempo che trovano: in termini economici e di risorse umane, costa molto di più un arresto che non un accompagnamento in frontiera", spiega Fusiello.

Il problema è dovuto anche alla difficoltà di dover identificare i soggetti che le Forze dell'ordine intercettano: se stranieri, spesso danno generalità o si dicono di nazionalità difficili da accertare. "Una identificazione può durare anche anni", racconta Fusiello.

E "noi non siamo sceriffi" che possono in quattro e quattr'otto superare queste difficoltà e togliere dalla circolazione soggetti ritenuti fonte di problema. Così nel frattempo "il soggetto permane sul territorio e la gente ci dice: 'lo avete preso, e ce lo troviamo di nuovo sotto casa?'. Ma queste sono le disposizioni vigenti".

Di qui l'importanza della prevenzione e della presenza sul territorio "non con una sola volante che non basta perchè spesso i nostri agenti intervengono e tornano lesionati", ma anche schierando Reparto Mobile e Dipartimento di prevenzione crimine, come dice di aver fatto Fusiello.

"Credo molto nella prevenzione che è essere sul territorio, unico modo per dare più sicurezza con la nostra presenza". E se i malintenzionati si spostano all'arrivo delle Forze dell'ordine, "cambiando zona, cercando quelle dove non sono controllati", anche gli agenti non stanno fermi: "Ci siamo concentrati sulla zona della stazione, su via Boldrini e in Montagnola e non lasciamo mai i territori sguarniti, ci spostiamo ma lasciamo sempre un piccolo presidio dove siamo stati".

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