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Corno alle Scale, escursione con le ciaspole, ma sul ghiaccio: tre feriti

Fine settimana di interventi per il Soccorso Alpino, tutti dovuti all'utilizzo improprio delle ciaspole su ghiaccio

Dopo l'intervento di sabato, domenica di lavoro per il Soccorso Alpino di Bologna, chiamati ad intervenire in tre distinti scenari in poche ore e a poca distanza l'uno dall'altro. Causa degli interventi un utilizzo erroneo delle attrezzature, in particolare delle ciaspole sul ghiaccio. Infatti solo ramponi e piccozza possono evitare lunghe scivolate nei tratti di neve ghiacciati in superficie, cadute che possono trasformarsi in tragedie in montagna.

Il primo intervento ha avuto luogo intorno alle ore 10:00: vista la grande affluenza di escursionisti, nella maggior parte dei casi muniti di ciaspole ma sprovvisti di ramponi (fondamentali, insieme alla piccozza, per fronteggiare il ghiaccio che riveste tutto l'appennino della nostra regione, ndr), la Stazione del Soccorso Alpino ha mobilitato i propri tecnici per presidiare le zone più a rischio.

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Proprio da una coppia di soccorritori, è arrivato il primo allarme, dopo aver visto, nei canali sotto la vetta del Corno, due escursioniste scivolare per diversi metri. Le donne, rispettivamente di 30 e 35 anni, erano residenti a Faenza e facevano parte di un gruppo Cai su ciaspole della cittadina romagnola.

La più giovane delle due, ha compiuto una rovinosa scivolata per circa 80 metri, fermandosi contro alcuni arbusti e riportando un politrauma che ha interessato gli arti inferiori, il bacino ed il torace, mentre la seconda è invece caduta  poco più a valle della prima, riportando una sospetta frattura a un arto superiore.

I soccorritori giunti sul posto hanno messo in sicurezza le due escursioniste, attendendo l'arrivo dell'elicottero: la 35enne è stata verricellata e issata sul velivolo,  per poi essere trasbordata su un'ambulanza, destinazione ospedale di Porretta.

Più difficili le operazioni di recupero per la 30enne, che è stata imbarellata dalle squadre territoriali e quindi calata con le corde per una 50ina di metri, dove è stata scavata nella neve ghiacciata una piazzola. Sbarcati sul posto i sanitari di Elipavullo, la giovane donna è stata stabilizzata e quindi imbarcata sull'elicottero, con destinazione Ospedale Maggiore di Bologna per le gravi condizioni. 

Alle ore 13:00 circa, nuovo intervento, sul crinale che dal Passo dello Strofinatoio porta in direzione del  Lago Scaffaiolo. In questo caso si trattava di una comitiva di dieci persone che si muovevano su ciaspole, trovatesi in difficoltà per il ghiaccio: i tecnici sono così arrivati ed hanno iniziato le operazioni per riportare a valle gli escursionisti in sicurezza.

Durante il trasporto a valle, a poche decine di metri dal sentiero di discesa, gli operatori del Soccorso Alpino hanno assistito ad un'ennesima scivolata, anche in questo caso dovuta all'utilizzo su ciaspole in terreno ghiacciato. Un uomo 50enne residente nella provincia di Pesaro-Urbino è scivolato in un canale, compiendo circa duecento metri prima di arrestare la propria corsa; raggiunto da tecnici e sanitari del Soccorso Alpino, è stato richiesto l'ennesimo intervento di Elipavullo per trasportare l'uomo in ospedale.

Purtroppo però il vento ha impossibilitato il recupero tramite elicottero, e il cinquantenne marchigiano è stato imbarellato e quindi trasportato fino a valle con l'aiuto di alcune squadre di Carabinieri. Arrivato al campo base, il paziente è stato affidato all'ambulanza che lo ha trasportato al Maggiore in condizioni di media gravità.
 

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