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Cronaca

Nel 2023, 3.533 migranti nel bolognese: la Prefettura lancia MigraDataBO

Sono più che raddoppiati gli arrivi in Emilia-Romagna. Nasce l'osservatorio sull'immigrazione nel territorio metropolitano di Bologna

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Nella sola provincia di Bologna l'anno scorso sono arrivati 3.533 migranti, di cui 92 minoriNel 2023 sono più che raddoppiati gli arrivi in Emilia-Romagna. I numeri, come riferisce la Dire, sono stati resi notti dalla Prefettura felsinea che nei giorni scorsi ha selezionato la cooperativa sociale Lai Momo (unica a rispondere al bando) come partner per realizzare un nuovo progetto finanziato dal Fondo europeo asilo migrazione e integrazione (Fami).

L'anno scorso "si è registrato un incremento degli arrivi in Emilia-Romagna, tramite trasferimento dalle Prefetture cosiddette 'di sbarco', di più del 100% rispetto all'anno precedente" riferiscono da Piazza Roosevelt. 5.070 persone attivate nel 2022 contro le 10.899 trasferite nel 2023, di cui 386 minori stranieri non accompagnati.

Ricongiungimenti 

Nella sola provincia di Bologna l'anno scorso sono arrivati 3.533 migranti, di cui 92 minori con "un impatto significativo nell'ambito dell'erogazione dei servizi e della gestione di casi complessi e di vulnerabilità, spiega la Prefettura, "un altro dato interessante riguarda l'incremento delle domande di ricongiungimento familiare da parte dei cittadini stranieri residenti nel territorio metropolitano, che ha registrato in un anno un aumento del 18%". In particolare, sono aumentate del 20% le domande di ricongiungimento familiare dei minori: 1.294 domande presentate nel 2023 a fronte delle 1.075 dell'anno precedente. Anche a fronte di questi numeri "i servizi socio-sanitari richiedono la creazione di nuove forme di coordinamento con la Prefettura e gli enti gestori dei Centri di accoglienza straordinaria, in particolare con i medici delle diverse strutture", andando di pari passo con i progetti sviluppati dalla Regione grazie ai finanziamenti 'Fami Salute

L'aumento delle famiglie riunite con figli minori, continua la Prefettura di Bologna, "rende opportuno potenziare il coordinamento con l'Ufficio scolastico provinciale con riguardo all'inserimento scolastico, prima vera opportunità di integrazione del minore nel contesto sociale di riferimento". Infine, lo stesso personale di piazza Roosevelt è "chiamato ad affrontare le sfide che discendono dall'accresciuta complessità del contesto" e, per questo, "necessita di strumenti gestionali e informatici che possano semplificare e razionalizzare il flusso delle informazioni e la gestione dell'accoglienza, specialmente laddove vi siano vulnerabilità o in presenza di casi complessi".

Piano della Città metropolitana

Il 24 novembre scorso, peraltro, il Consiglio territoriale per l'immigrazione ha approvato il Piano territoriale degli interventi per la gestione del fenomeno migratorio nella Città Metropolitana di Bologna, mettendo in evidenza "diverse aree tematiche di intervento, tra le quali il potenziamento dei servizi dell'accoglienza in ottica di rafforzamento della governance e il tema della gestione della vulnerabilità".

Il nuovo sito MigraDataBO

Per questo la Prefettura di Bologna ha deciso di realizzare un "osservatorio completo e dinamico sul fenomeno dell'immigrazione nel territorio metropolitano di Bologna attraverso lo sviluppo del sito web MigraDataBO", realizzato sempre da piazza Roosevelt, un portale per monitorare l'accoglienza dei richiedenti asilo e analizzare il tipo di protezione internazionale richiesta, sarà aggiornato includendo i dati su ricongiungimenti familiari, flussi programmati e un focus sulle vulnerabilità

Questo, spiega la Prefettura di Bologna, servirà a "supportare e orientare le attività dei vari soggetti istituzionali, per una migliore gestione del fenomeno migratorio a livello metropolitano. La mappatura sarà effettuata in complementarietà con le informazioni del sito 'BolognaCares!'". Il progetto, per il quale è stata selezionata la coop sociale Lai Momo, prevede anche di "potenziare le competenze della Prefettura di Bologna in merito alla gestione dell'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale e dei minori stranieri non accompagnati", sviluppando "strategie di integrazione scolastica del minore che ha ricevuto il nulla osta al ricongiungimento familiare in Italia".

Per questo sarà affiancato al personale dello Sportello unico per l'immigrazione di un operatore sociale, messo a disposizione dal partner, per stabilire una connessione con l'Ufficio scolastico di Bologna in modo da "agevolare l'inserimento scolastico del minore straniero in arrivo sul territorio metropolitano", raccogliendo notizie e informazioni su suoi "eventuali ulteriori profili di vulnerabilità", prendendo contatto coi familiari già residenti sul territorio e realizzando "interventi formativi a supporto delle scuole". Un assistente sociale di Lai Momo sarà affiancato anche al funzionario della Prefettura che si occupa di vulnerabilità dei richiedenti protezione internazionale e dei minori stranieri non accompagnati. Infine, la coop sociale organizzerà almeno nove incontri di supporto psicologico-organizzativo per il personale di piazza Roosevelt. 

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